Nuova stazione Sita a Monselice Riolfatto: «Diamoci una mano»

L’ATTUALE STAZIONE E’ una piccola e inutile pensilina
L’ATTUALE STAZIONE E’ una piccola e inutile pensilina
 MONSELICE.
Stazione Sita, l'assessore provinciale ai trasporti Domenico Riolfatto assicura il suo impegno. Chiamato in causa dalla lettera aperta del consigliere comunale di opposizione Francesco Miazzi, Riolfatto non si tira indietro. «Ne ho parlato anche con il sindaco Francesco Lunghi, quando abbiamo discusso delle soluzioni per sistemare la stazione dei treni - spiega Riolfatto - occorre arrivare al più presto a dare una soluzione definitiva. L'attuale stazione è molto lontana dalla stazione ferroviaria ed è scomoda anche per gli istituti scolastici». Di recente proprio Riolfatto ha garantito il suo impegno per l'autostazione di Piove di Sacco. E Monselice non è in una situazione molto diversa: la pensilina è striminzita e non ripara da nulla, i posti a sedere praticamente assenti. L'assessore provinciale tuttavia mette le mani avanti. «Al momento stiamo lavorando per far fronte a quelli che potrebbero essere i tagli che arriveranno dalla Regione. La questione delle stazioni sul territorio verrà immediatamente dopo. Siamo consapevoli che il servizio bisogna darlo, ma in modo efficiente: una stazione come questa che non ha un bar, non ha una fruibilità degna di un paese che è capo mandamento. Sulle stazioni su cui convergono altre linee dobbiamo puntare ad una qualità superiore - sostiene l'assessore - non possiamo lasciare l'utente ad aspettare in mezzo a una strada, o sotto a pensiline inutili. Il problema però è legato ai fondi. Io vorrei cercare una soluzione da portare avanti insieme alle amministrazioni locali, perché ci possono essere attività economiche connesse alle stazioni che consentano un servizio di primo livello senza gravare troppo sui fondi pubblici, facendo ammortizzare l'investimento da un privato, che con un servizio ad esempio di bar può dare anche un'utilità pubblica. La questione - chiude Riolfatto - sarà trattata in Provincia dopo la razionalizzazione dei costi». Francesca Segato ANGUILLARA E' morto Ceravolo lo storico medico
 ANGUILLARA.
Per decenni ha curato migliaia di persone e per molti era più di un semplice medico di base. Anche dopo la pensione tanti hanno continuato a chiedergli un consiglio. Il dottor Alberto Ceravolo è morto ieri a 91 anni, dopo una vita trascorsa come medico di base, amato e benvoluto. Arrivato giovane in riva all'Adige durante la guerra, si è preso cura di generazioni di pazienti. Insieme alla moglie Clara, maestra elementare, deceduta alcuni anni fa, ha cresciuto la figlia Susanna, anch'essa medico ad Anguillara. Ceravolo è stato a lungo anche medico sportivo della locale squadra di calcio, seguendone le sorti negli anni d'oro. Amava stare con la gente e spesso lo si incontrava al bar con gli amici. Il funerale si tiene domani alle 10.30 nella chiesa del paese. (n.s.)

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