Nuove sale per i matrimoni: ecco quanto costano

Ci si potrà sposare al Pedrocchi, nella sala della Gran Guardia e in Sala Carmeli. Per gli stranieri prezzi più alti

PADOVA. Ci si potrà sposare al Pedrocchi (in sala Rossini e sala Rinascimentale), nella sala della Gran Guardia in piazza dei Signori e in Sala Carmeli, lo splendido spazio in via Galilei (nel complesso del liceo Duca D’Aosta). Il via libera è arrivato dalla giunta, dopo le sollecitazioni del consiglio comunale.

Con l’indicazione anche dei nuovi prezzi per l’utilizzo delle sale, comprese le tradizionali sala Paladin a Palazzo Moroni e la sala cerimonie di Palazzo del Capitanio. Che non salgono molto per i padovani: si pagava 500 euro prima, se ne pagheranno 50 in più ma solo se ci si vuole sposare in una delle nuove sedi di prestigio. A pagare molto di più saranno i non residenti a Padova. E ancor più gli stranieri, per i quali un matrimonio in città potrà costare fino a 1.350 euro. Se poi vogliono utilizzare anche altri spazi per buffet e festeggiamenti vari i costi salgono ancora di più.

Una “discriminazione” giustificata dalla giunta come mutuata da altri comuni («anche di significativa rilevanza turistica») e poi in considerazione del fatto che «i costi amministrativi per l’acquisizione della necessaria documentazione sono maggiori». «È opportuno porre a carico dei nubendi non residenti a Padova un importo adeguato all’importanza della sede messa a disposizione», prosegue la delibera firmata in prima persona dal sindaco Massimo Bitonci.

I nuovi prezzi e il nuovo regolamento sarà valido dal 1 ottobre 2016 perché è già in corso la programmazione delle cerimonie fino a settembre. Ma le nuove sedi possono essere chieste anche subito: sarà l’ufficio matrimoni del Comune a valutare la possibilità di utilizzarle, «compatibilmente con le esigenze operative».

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