Dagli animali esotici alla chirurgia robotica: ecco i nuovi corsi post laurea dell’Università di Padova

I nuovi master e corsi di perfezionamento dell’ateneo patavino sono un tuffo nella contemporaneità. Ghisi: «Il 61,3% di chi li frequenta ha entrambi i genitori non laureati. Significa che fanno da ascensore sociale»

Costanza Francesconi
Palazzo del Bo, sede centrale dell’ateneo padovano (foto Bianchi)
Palazzo del Bo, sede centrale dell’ateneo padovano (foto Bianchi)

Tutti destano curiosità, alcuni finanche sorpresa, perché così funziona con i campi del sapere: inesauribili, stregano. Alcuni serve googlarli per capire in fretta di che si tratti, e magari sviluppare un interesse prima inimmaginabile.

Con questo approccio ad ampissimo spettro lo scorso Senato accademico approvato diverse novità da novembre 2025 in fatto di corsi post lauream.

Il Bo ha introdotto ben 32 master inediti e 8 corsi di perfezionamento, andando così ad accrescere l’offerta formativa dell’ateneo patavino.

Le nuove proposte

Scorrendo i titoli delle new entry c’è davvero da sbizzarrirsi e lasciarsi intrigare. Dallo studio degli animali esotici, selvatici e da zoo, alla chirurgia robotica, dall’innovazione didattica, digitale e multimediale alla prevenzione della violenza in età infantile e adolescenziale per quanto riguarda i master, che passano a 138 (58 di primo livello, 80 di secondo).

I corsi di perfezionamento, invece, saranno in totale 27: tra questi debuttano Entopsicologia clinica e di comunità, e International business. Pare proprio che la bussola sia lo scibile umano, e a proposito di termini non frequentatissimi, ecco che compare il master in Endodonzia, la branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie della polpa dentale, ma c’è pure quello dedicato all’esercizio fisico come medicina.

Per stare al passo con i tempi, ecco che arriva il master (dal titolo quasi apocalittico) in Sicurezza degli alimenti e rischi emergenti in uno scenario di cambiamento climatico e filiere sostenibili di approvvigionamento.

Emerge l’imprinting medico che caratterizza da secoli l’ateneo patavino nel master in Telecoaching nell’assistenza e riabilitazione, e in quello in che strizza l’occhio al territorio inRiabilitazione in ambiente termale e medicina del benessere e dello stile di vita. I relativi bandi saranno disponibili da giugno e pubblicati sulla pagina www.uel.unipd.it.

Ghisi: «Multidisciplinarità»

«I numeri in crescita premiano sia l’attenzione alla multidisciplinarietà della nostra proposta formativa, sempre più diversificata e focalizzata sulle esigenze del territorio e del mondo produttivo e sociale, sia l’attrattività di master e corsi di perfezionamento», spiega Marta Ghisi, delegata ai master e ai corsi di perfezionamento del Bo, «Risultati che sono frutto del lavoro competente e appassionato di direttrici, direttori e docenti dei master e dei corsi di perfezionamento e del fondamentale supporto dell’ufficio post lauream».

Ma c’è di più, perché ad aumentare è anche il numero degli iscritti nell’anno accademico in corso: 3.463 fra master (2.935) e corsi di perfezionamento (428), il 15,4% in più rispetto all’anno accademico precedente. E la curva è in salita, basti pensare che nel 2019 erano 1.283, registrando un incremento del 129%.

Effetto ascensore sociale

«C’è un altro aspetto da sottolineare», aggiunge Ghisi, «I master del nostro ateneo fotografano una realtà incoraggiante, il 61,3% di chi frequenta ha entrambi i genitori non laureati. Siamo di fronte, quindi, al fenomeno dell’ascensore sociale e culturale che, mi auguro, possa rafforzarsi sempre di più nel tempo».

L’apprezzamento dell’ateneo è dimostrato anche dalla presenza di studentesse e studenti provenienti da altri atenei italiani o esteri (67,5%).

«Siamo attrattivi in ingresso e manteniamo le aspettative in uscita: secondo gli ultimi dati Almalaurea, a un anno dalla conclusione del master frequentato, l’86,2% si riscriverebbe allo stesso o a un altro del nostro ateneo», conclude la delegata.

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