Nuovi mezzi e più uomini contro i cinghiali sui Colli. Ecco tutti i numeri degli abbattimenti
ESTE. Nella lotta ai cinghiali entro fine anno verrà attivata dal Parco Colli una nuova centrale di raccolta a Rovolon. La Squadra faunistica avrà più uomini e un nuovo mezzo per il selecontrollo degli animali. Presto anche l’installazione di dissuasori per la sicurezza stradale. Sono tante le misure che il Parco Regionale dei Colli Euganei ha messo in campo in questi mesi per il contenimento dei cinghiali.
La loro efficacia è dimostrata dai registri dell’ufficio faunistico, in cui vengono annotati tutti gli abbattimenti effettuati di giorno in giorno lungo l’intero anno, che a luglio 2022 segnano circa duecento capi in più rispetto alle attività registrate in passato.
Risultano 552 gli animali soppressi dai selecontrollori (504 nel 2021), 114 quelli abbattuti dagli operatori del Parco (erano stati 37 lo scorso anno) ai quali vanno assommate le 452 catture fatte con i chiusini. Interventi mirati, su tutti i mesi del 2022 ma con una concentrazione maggiore nei periodi della gravidanza, permettendo un contenimento anche dei feti e quindi della potenziale popolazione futura.
Merito dell’aumentato numero dei punti sparo a disposizione dei selecontrollori e dell’estensione degli orari e dei giorni in cui è possibile l’attività di controllo degli ungulati, ora sono 5 su 7 per gli oltre cento cacciatori autorizzati dall’Ente Parco. Sono state 127 (116 nel 2021) le serate di selecontrollo da inizio anno, per un totale di 2.814 appostamenti (2.675 lo scorso anno).
«I risultati di quest’anno» spiega il presidente del Parco, Riccardo Masin «segnano un sensibile miglioramento nelle attività di contenimento, come effetto di un progressivo e costante impegno sia da parte della Squadra faunistica sia da parte dei selecontrollori».
Ecco poi l’individuazione del nuovo centro di lavorazione. Ora è attivo solo quello di Galzignano, ma verso fine anno i selecontrollori e la squadra faunistica avranno a disposizione un’eguale struttura a Rovolon, per il deposito degli animali abbattuti e il loro refrigeramento. Altro acquisto, proprio di questi giorni, è il pick up che sarà utilizzato dalla Squadra faunistica per l’attività di contenimento notturna con il faro.
Un’altra novità che riguarda proprio questi lavoratori arriva da Veneto Agricoltura con l’estensione del contratto a tempo indeterminato per altri 5 operai faunistici. Si passa così dagli attuali 3 agli 8 operatori impiegabili dall’1 gennaio al 31 dicembre, mentre prima il turno era di sole 165 giornate annue.
Funzione preventiva avranno anche i dissuasori che il Parco è in procinto di collocare sulle principali arterie del territorio. Si tratta di due tipi di dispositivo: uno ottico, con efficacia notturna, e uno acustico per il giorno che avranno lo scopo di scoraggiare l’attraversamento dei nastri d’asfalto da parte degli animali in concomitanza del transito degli automezzi.
Nel primo caso si tratta di una serie di catarifrangenti che illuminati dai fari delle auto daranno luogo ad un effetto “flash” in grado di dissuadere al transito gli animali presenti sul bordo strada, nel secondo caso lo stesso effetto varrà ottenuto con un trasmettitore che emetterà dei suoni. Il costo dell’acquisto si aggira sui 30 mila euro.
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