Nuovo biodigestore La Lega grida al conflitto d’interessi

OSPEDALETTO EUGANEO. Nuovo biodigestore di Ospedaletto Euganeo e Sesa, c’è “puzza” di conflitto di interesse. A chiederselo, anche se magari senza esporsi, sono in molti e la questione è transitata anche nell’ultimo consiglio comunale atestino.
Ai confini tra Este e Ospedaletto, a ridosso dell’impianto Sesa di via Comuna, era in ballo la realizzazione di tre biodigestori da 999 kw. Alla fine è stato scelto di installare un solo impianto: il progetto proposto dalla Società Agricola Agrisolar srl, realtà con sede a Mirano e con amministratore unico Andrea Ramazzotto. Verrà costruito in via Lande 6. Il progettista del biodigestore (e lo era anche degli altri due impianti) è Angelo Mandato, amministratore delegato di Sesa spa, rappresentante della minoranza privata della società che vede il Comune di Este possedere il 51% delle quote. Anche se il nuovo biodigestore non sarà strettamente collegato all’attività di Sesa, la società di via Comuna darà supporto informatico e tecnologico all’Agrisolar, fornendo attività di service al biodigestore. Considerando che l’impianto è impattante, che si sono mossi cittadini e comitati ambientalisti e che Sesa resta pur sempre un ente pubblico, forse non tutto fila liscio come l’olio.
Lo ha sostenuto, seppur indirettamente, anche il consigliere comunale leghista Carlo Zaramella: «Perché il Comune di Este non ha ritenuto opportuno dare una propria valutazione su questo impianto? La struttura è vicina al nostro territorio comunale, e il privato che convive in Sesa con il Comune è protagonista attivo di questo procedimento». Da qui la considerazione di Zaramella: «Se il privato (lo stesso Mandato, ndr) ha degli interessi imprenditoriali, diritto sacro, credo debba comunque essere limitato e controllato in qualche modo dall’ente pubblico che noi rappresentiamo».
Alla provocazione risponde Mandato: «Sesa, in accordo con il Comune, ha voluto sviluppare in questi mesi un ramo dedicato alla gestione degli impianti. Confermiamo dunque l’appoggio ad Agrisolar, ma questo mi sembra tutto fuorchè un conflitto di interessi. Noi come realtà privata siamo diventati soci di Sesa grazie ad una gara pubblica e siamo stati scelti proprio per la nostra intraprendenza imprenditoriale. Crediamo nella necessità di ampliarci e svilupparci, ed è questo il valore aggiunto della nostra realtà, che fa bene anche al territorio e ai bilanci comunali».
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