Invasione di campo dei tifosi per una lite nella partita degli Under 15: stangato il Nuovo Monselice Calcio
La decisione del giudice sportivo dopo quanto avvenuto durante il match del campionato provinciale Giovanissimi contro la Santangiolese: la squadra di casa giocherà per un turno a porte chiuse

La partita si era fermata per mezz’ora e per calmare gli animi era stato necessario anche l’intervento dei carabinieri. Il giudice sportivo ha deciso di punire la società di casa, il Nuovo Monselice Calcio, con una giornata di gioco a porte chiuse.
Teatro dell’ennesima pagina di calcio da dimenticare è stata una gara del campionato provinciale Giovanissimi Under 15, lo scontro dello scorso 5 marzo tra il Monselice e la Santangiolese (per la cronaca, finito 0-0).
Al termine del primo tempo la partita è stata sospesa per trenta minuti perché, a proseguimento di una lite cominciata fuori dal terreno di gioco tra due sostenitori, uno di questi è entrato in campo, forzando il cancello, seguito poi da un altro compagno e da un terzo tifoso (quest’ultimo ha solo tentato lo sfondamento, senza riuscirci), proferendo insulti all’indirizzo dei giocatori degli avversari.
«In breve la situazione è degenerata e l’arbitro ha interrotto la gara fino all’arrivo delle forze dell’ordine che hanno ripristinato l’ordine e la sicurezza sul terreno di gioco facendo uscire le persone non autorizzate», spiega il giudice sportivo. L’arbitro non ha potuto identificare di quale delle due squadre fossero sostenitori i tifosi entrati sul terreno di gioco: per questo entrambe le società sono state ritenute responsabili del comportamento dei propri sostenitori, che hanno cominciato una lite sugli spalti degenerata in invasione di campo.
Il giudice ha calcato in particolare la mano sul Monselice: la società non avrebbe «adottato le cautele necessarie» a evitare la bagarre. Un fatto grave, «sanzionato anche dall’ordinamento generale dello Stato», incalza la giustizia sportiva. La condotta è stato punita con un turno di squalifica del campo. Si giocherà, ma senza tifo. Entrambe le società hanno poi rimediato un’ammenda di 50 euro.
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