Nuovo ospedale di Padova, ecco chi lo finanzia e i tempi dell’operazione
Riorganizzazione degli edifici, progetti per oltre un miliardo in grandi opere che con tutta probabilità saranno realizzate con un maxi finanziamento dell’Inail.
In primavera la Conferenza di servizi sulla struttura di Padova Est
C’è il nuovo ospedale di Padova Est al centro della riorganizzazione delle infrastrutture ospedaliere che ridisegnerà la sanità padovana: all’orizzonte progetti per oltre un miliardo di euro attualmente impegnati nel percorso amministrativo.
Per San Lazzaro si va delineando la fonte di finanziamento: «Abbiamo fatto dei bei passi in avanti su questo fronte» conferma il direttore generale dell’Azienda Ospedale Università Giuseppe Dal Ben «l’ipotesi che sta diventando sempre più una certezza è il finanziamento da parte dell’Inail. È in corso ancora qualche confronto ma ormai stiamo andando in questa direzione».
Le ipotesi di finanziamento
Superate quindi le ipotesi dell’accensione di un mutuo con la Banca europea per gli investimenti (Bei) e del project financing: quest’ultima avrebbe comportato la necessità di trovare un partner oltre che, fin da subito, la metà delle risorse necessarie.
Diversamente, l’Inail potrebbe inserire il nuovo ospedale di Padova nel proprio piano triennale come iniziativa di elevata utilità sociale, garantendo gli 800 milioni necessari accanto ai 260 già a disposizione dell’Azienda nell’ambito delle risorse previste dalla Regione a suo tempo.
Quella dell’Inail appare quindi come la scelta più sostenibile poiché consentirebbe di cominciare a pagare le rate solo con l’entrata in funzione all’ospedale.
Ad oggi, il costo per la struttura di San Lazzaro ha una previsione di spesa di quasi 871 milioni di euro, di cui 596.646.305 di lavori e 108.819.000 per arredi e attrezzature. In questo computo, quasi 19 milioni andranno per le prossime fasi della progettazione.
Il cronoprogramma
Il cronoprogramma è tracciato: entro fine febbraio Politecnica consegnerà all’Azienda un primo progetto definitivo su cui nelle settimane successivo si lavorerà “di fino”.
Una volta completato il progetto definitivo, tra marzo e aprile, questo verrà sottoposto alla Conferenza dei servizi: a quel punto resterà da decidere come procedere, se continuare sulla strada tracciata con Politecnica per quanto riguarda la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori, o optare per un appalto integrato affidando la progettazione esecutiva e la costruzione alla ditta che si aggiudicherà i lavori.
Con l’entrata in gioco dell’Inail, l’Azienda dovrà accordarsi con quest’ultima sulla strategia da seguire.
«La gente dall’esterno può avere l’impressione che questa sia una storia infinita» sostiene Dal Ben «ma ci stiamo lavorando con grande attenzione ed è un’opera molto complessa. Giusto un dato: sono previste 20 mila porte».
Come sarà il nuovo ospedale
Il nuovo ospedale sarà composto da una torre per la ricerca, una piastra ambulatoriale, una per le degenze, una ad alta intensità di cura e un parcheggio su un’area complessiva di 40 ettari con una superficie di circa 212 mila metri quadri per 963 posti letto: «Sarà molto complicato, ma entro l’anno vorrei arrivare a mettere in gara i lavori» conclude Dal Ben. —
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