Odissea parcheggi per i disabili Sono pochi e anche abusati
Il vicesindaco Lorenzoni è salito in auto con Bertilla, che guida l’auto senza braccia né gambe «Dobbiamo aumentare gli stalli dedicati, ma i pass devono essere usati meglio e senza furbate»
Trovare da parcheggiare a Padova per un disabile diventa sempre di più un’impresa. Avventurarsi nella giungla tra strisce gialle e blu, contrassegni e posti riservati, per chi ha già difficoltà motorie, contribuisce solo a diminuire drasticamente una qualità della vita resa già amara dall’invalidità. Ieri anche la città del Santo ha reso omaggio ai disabili, nella giornata internazionale che ogni anno viene dedicata ai loro diritti. E per l’occasione, sostenuto anche dal consigliere comunale Paolo Sacerdoti (anche lui in sedia a rotelle per via di un incidente avuto anni fa), alcuni volontari dell’associazione “Paratetraplegici Nord Est”, hanno invitato gli amministratori a fare un giro insieme con le loro auto per rendersi conto della situazione parcheggi.
Tra loro Bertilla, che per via di una malformazione, conosciuta come tetrafocomelia, è nata senza braccia e gambe. Nonostante la vita l’abbia messa davanti a degli ostacoli durissimi da superare, lei li affronta e vince tutti da 39 anni ed è assolutamente autonoma alla guida, grazie a un auto fatta su misura per lei. Al suo fianco si è seduto il vicesindaco Arturo Lorenzoni, alla ricerca dei parcheggi per disabili.
«Sicuramente ce ne dovrebbero essere di più, ma il problema non è neanche troppo quello della carenza di stalli dedicati, quanto l’abuso che c’è, sia da parte di chi ha la disabilità, che magari occupa anche i parcheggi contrassegnati (quindi quelli a disposizione di una persona specifica che abita o lavora in quel luogo,
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), sia di chi approfitta del pass del parente per posteggiare in centro e andare a fare shopping» ha raccontato Bertilla, che lavora alla struttura ospedaliera di via Modena.
Girando con lei e Lorenzoni, dal centro storico fino al Portello, la Stanga, San Giovanni, troviamo pochissimi posti liberi. Stesso discorso per le altre auto in cui viaggiano altri disabili, accompagnati dai consiglieri comunali di Coalizione Civica e Pd, Nicola Rampazzo e Anna Barzon. Quasi nessuno trova un posto dopo più di mezz’ora di ricerca. «Andrebbero anche diversificati i pass» ha proseguito Bertilla, «perché non tutte le disabilità sono uguali, e alcune volte ci facciamo anche la guerra tra di noi. Io ho bisogno che il lato alla destra della mia auto sia libero per scendere, ci metto un po’ di tempo, e soprattutto non posso camminare. Chi per esempio non ci sente non ha le mie stesse esigenze, e quindi potrebbe anche parcheggiare altrove visto che comunque per noi è gratuito anche il posteggio sulle strisce blu».
«Bertilla è una forza della natura, e noi dobbiamo assolutamente fare qualcosa. È vero che molte norme sono europee, ma possiamo aumentare i numeri dei parcheggi, essere più severi nei controlli e coinvolgere direttamente loro nei progetti per rendere la città più vivibile» ha promesso Lorenzoni. Nel pomeriggio, all’hotel Galilei, si è svolto anche un convegno diretto dall’urologa Elena Andretta, in cui si è parlato dell’accessibilità delle spiagge e di indicazioni terapeutiche attraverso l’utilizzo di cannabis per i disabili.
Luca Preziusi
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