«Oggi non sono più malattie invincibili L’80% guarisce»
I linfomi sono tra i tumori più diffusi in età pediatrica e giovanile, subito dopo la leucemia e i tumori cerebrali. Nell’immaginario collettivo rimangono il male più temuto, ma la scienza, oggi, offre altissime speranze di sconfiggerli. «Fino a qualche decennio fa», spiega il professor Gianni Bisogno, docente all’Università di Padova e medico pediatra, «i linfomi erano considerati un male incurabile, fatale. Oggi i progressi della ricerca hanno aumentato di molto le probabilità di guarire, con percentuali in crescita. Quando parliamo di linfomi va precisato che ne esistono due grandi categorie: Hodgkin e non Hodgkin. Il primo progredisce più lentamente e colpisce anche gli adulti, ma la probabilità di curarlo supera il 90 per cento. Il secondo invece è più aggressivo: le speranze di vita però superano l'80 per cento». Quanto alle terapie: «Purtroppo sono molto intense, dure da sopportare. Le più diffuse sono la chemioterapia e la radioterapia, che consentono di curare la maggior parte dei pazienti. In alcuni casi selezionati, di solito dopo una recidiva, si può procedere anche con il trapianto di midollo osseo. Poi sono in fase di sperimentazione altre tecniche: sono già in corso di studio nuovi farmaci che stanno dando buoni risultati, ma c’è bisogno di ulteriori approfondimenti per poter parlare di progressi».(s.q.)
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