Omicidio di Isabella Noventa, nuovo filmato sull'auto di Debora

Udienza preliminare rinviata dopo che l'accusa ha presentato ulteriore documentazione
L'aula dell'udienza (foto Bianchi)
L'aula dell'udienza (foto Bianchi)

PADOVA. Per conoscere il destino del presunto terzetto killer di Isabella Noventa bisognerà attendere almeno fino a dopodomani, venerdì 3 febbraio.

«Spero nell’ergastolo al terzetto E rivoglio il corpo di Isabella»

All'udienza preliminare di oggi pomeriggio, in tribunale a Padova, il pubblico ministero ha presentato un nuovo filmato sull'auto di Debora Sorgato e le parti hanno quindi chiesto i termini a difesa: tutto rinviato a venerdì alle ore 13. 

Nella nuova sequenza video, presentato dal pm Giorgio Falcone, si vedrebbero  - a quanto riferito dall'avvocato Gian Mario Balduin, difensore della famiglia Noventa - in modo più nitido due persone a bordo della Golf di Debora Sorgato, nei dintorni della villa di Freddy, la notte della scomparsa di Isabella, attorno alla mezzanotte e un quarto, anziché il solo Freddy, come sempre sostenuto dai fratelli Sorgato. I due potrebbero essere per l'appunto Freddy e sua sorella Debora. 

Udienza preliminare omicidio Isabella: parla l'avvocato Balduin

Nel corso della prima parte dell'udienza preliminare di oggi c'è stata anche una variazione su uno dei capi di imputazione: da occultamento a soppressione di cadavere.

Prima parte dell'udienza preliminare davanti al gup di Padova Tecla Cesaro, dove sono comparsi il camionista-ballerino Freddy Sorgato, la sorella Debora e rispettivamente amante e amica (ormai ex dei due) la veneziana Manuela Cacco.

Tutti e tre rischiano di finire davanti alla Corte d'assise per omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, mentre Cacco deve rispondere anche delle accuse di stalking e di simulazione di reato.

Isabella Noventa, udienza preliminare: il fratello e l'ex marito della vittima

Per il resto, rimangono gli interrogativi della vigilia. C'è l'incognita del rito: davvero i due fratelli chiamati a rispondere per aver ideato, pianificato e attuato l'omicidio dell'impiegata di Albignasego sceglieranno il processo ordinario davanti alla Corte d'assise, rischiando l'ergastolo? Oppure preferiranno il rito alternativo del giudizio abbreviato che, per legge, prevede lo sconto di un terzo della pena (quindi trent'anni al posto del "fine pena mai", salvo il riconoscimento di aggravanti pesantissime)?

Il pm Giorgio Falcone (foto Bianchi)
Il pm Giorgio Falcone (foto Bianchi)

E, ancora, c'è stato un cambio nel collegio difensivo di Debora: il penalista Carlo Augenti ha lasciato e, al suo posto, è subentrato il collega Luca Motta affiancato sempre da Roberto Morachiello. È possibile che il nuovo legale chieda, come è nel suo diritto, un cosiddetto rinvio dell'udienza per termini a difesa ovvero per avere a disposizione il tempo necessario per studiare tutti i numerosi faldoni che compongono le carte dell'inchiesta.

Il che significherebbe far slittare la decisione del gup di almeno un mese. Tuttavia la richiesta eventuale del legale, poiché i difensori sono due, non è detto che debba necessariamente essere esaudita.

Insomma tutto sarà possibile in questo nuovo capitolo destinato a dare un volto e una punizione ai responsabili dell'assassinio di Isabella Noventa.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova