Omofobia, a Padova veglia di preghiera in chiesa dei gay credenti

In Santa Caterina una preghiera collettiva, proprio pochi giorni prima che la legge arrivi alla Camera: "Forse scandalizzeremo i benpensanti, ma avremo ospite Gesù"
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
PADOVA. Una veglia di preghiera per le vittime dell'omofobia. A pochi giorni dalla discussione alla Camera di una legge che punisca chi aggredisce o umilia qualcuno a causa del suo orientamento sessuale. Gli omosessuali credenti prendono coraggio e organizzano per domani sera una veglia nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, in via Cesare Battisti. Uno spazio non più utilizzato per le celebrazioni liturgiche, ma gestito dal Centro Universitario di via Zabarella, il cui consiglio d'amministrazione è nominato dal vescovo. 


"Parlare di omofobia sembra un anacronismo di fronte alla vita di relazione, felice e dignitosa, che alcune persone omosessuali riescono ad avere oggi - spiegano gli attivisti del gruppo Emmanuele nel presentare l'iniziativa - Questa felicità, tuttavia, è l'approdo di un percorso difficile che ancora pochi riescono a completare: sono passati solo tre mesi da quando l'attivista ugandese David Kato è stato ucciso a martellate per aver dichiarato pubblicamente il proprio orientamento sessuale; i  tentativi di suicidio tra omosessuali adolescenti sono quattro volte più numerosi di quelli dei loro coetanei eterosessuali".


Da qui la riflessione sul ruolo della Chiesa nei confronti delle persone omosessuali: "Questi gesti di odio verso l'altro e verso di sé cercano spesso legittimazione in ambienti religiosi - attaccano gli omosessuali credenti - Eppure

'Dio ha insegnato a non chiamar profano o impuro alcun uomo' (Atti 10,28). L'ha insegnato con le parole e con l'esempio di Cristo, che scandalizzava i benpensanti del suo tempo intrattenendosi con gli ultimi e gli esclusi".


Da qui la decisione di organizzare la veglia di preghiera a Padova, aperta a tutti: omosessuali e non. L'iniziativa è giunta al quinto anno consecutivo: "Lo riteniamo un piccolo, paziente passo nella costruzione del Regno. Sicuri di scandalizzare qualche benpensante del nostro tempo, confidiamo di avere un ospite eccezionale, Gesù, e saremo felici di condividere la sua presenza con quanti desidereranno unirsi a noi nella preghiera" concludono gli esponenti del gruppo.
Argomenti:diritti civili

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