Omvl, ancora nessuna certezza dopo l’incontro sulla fusione

PERNUMIA. Fumata nera per gli 83 dipendenti dell’Omvl il cui destino rimane ancora avvolto nell’incertezza. Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di ieri a Brescia, nella sede di Unindustria, tra le rappresentanze sindacali e il coordinamento delle tre aziende del gruppo Westport a cui lo stabilimento di via Rivella fa capo. Le uniche novità riguardano le tempistiche della fusione tra la multinazionale canadese con la californiana Fuel Systems Solutions che dovrebbe slittare ormai all’inizio del prossimo anno. Fusione che potrebbe portare al sacrificio dello stabilimento padovano, specializzato nella produzione di riduttori per sistemi di alimentazione a gas di veicoli, e della sue maestranze, per buona parte composte da donne. I piani industriali saranno resi noti solo ad operazione conclusa e comunque non nell’immediato. «Continuiamo ad essere fortemente preoccupati» fanno sapere Massimo Sartori, Andrea Caretti e Barbara Piva, rispettivamente della segreteria Fim Cisl, Fiom Cgil e delle Rsu «per le sorti dei lavoratori. Chiediamo risposte in tempi brevi sul mantenimento del sito e dei livelli occupazionali. Da parte nostra c’è piena apertura al confronto e all’eventuale utilizzo degli ammortizzatori sociali». Intanto prosegue lo stato di agitazione con i lavoratori che anche ieri hanno scioperato per due ore. E domani è previsto un nuovo incontro tra dirigenza e sindacati.
Alessandro Cesarato
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