Anziana lascia tutti i beni all’Oncoematologia pediatrica di Padova
Deceduta sulla soglia dei novant’anni, la donna ha deciso che la sua eredità in soldi e beni andasse al reparto dell’Azienda Ospedale Università per aiutare i bambini malati
Ha destinato tutti i suoi beni all’aiuto dei bambini malati. La signora Lanfranca Albertin in vita non aveva avuto figli, eppure al momento di andarsene, nel 2021, sulla soglia dei 90 anni, ha pensato a loro, indifesi di fronte al male e bisognosi di ogni aiuto possibile.
Lei, padovana di origine, era vissuta a lungo a Trieste assieme al marito. Rimasta vedova, tuttavia, era tornata nel Padovano per ricongiungersi con i parenti che qui erano rimasti.
Al momento di decidere come destinare i beni che le sarebbero sopravvissuti, la signora Lanfranca non aveva avuto dubbi: il valore economico di un immobile, un conto corrente, un libretto di risparmio e un rapporto fondi – per un totale di circa 100 mila euro al netto di spese residue e di gestione delle pratiche del caso – sarebbero andati al “Centro città del Bambino Infantile Divisione Oncologica Padova” individuato in Azienda Ospedale Università, con nomina dell’esecutore testamentario nell’avvocato Federico Pastor di Trieste.
Tuttavia, malgrado le nobili intenzioni dell’anziana, proprio la definizione di “Centro città del Bambino”, non ha mancato di creare qualche difficoltà nella gestione dell’eredità, allungandone i tempi.
Non esistendo il “Centro”, come soggetto giuridico, l’eredità dell’anziana è stata donata all’Azienda Ospedale Università che a dicembre è entrata in possesso delle risorse e ha, a sua volta, provveduto a destinarla alla Clinica Oncoematologica Pediatrica di via Giustiniani.
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