Operai costretti a ferie forzate appesi al filo cassa integrazione

PADOVA. I dipendenti sono scesi a 260 (14 in meno rispetto a pochi giorni fa), la proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) potrebbe non essere di 9 mesi, ma di 6 o di 3 - a...
LIVIERI - ESTERNO MANTOVANI
LIVIERI - ESTERNO MANTOVANI
PADOVA. I dipendenti sono scesi a 260 (14 in meno rispetto a pochi giorni fa), la proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) potrebbe non essere di 9 mesi, ma di 6 o di 3 - a seconda delle disponibilità del ministero - e soprattutto tutti quelli che fino a ora erano in Cigs, sono stati messi in ferie dallo scorso 3 novembre.


A spiegarlo ieri mattina nell’assemblea dei lavoratori della Mantovani sono stati i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. Assemblea nervosa nella sede padovana della Mantovani, anche se meno partecipata rispetto al solito. L’assise era già stata convocata da tempo ed è arrivata nel bel mezzo della trattativa romana, al ministero del Lavoro, proprio per ottenere la proroga della Cassa integrazione.


Il prossimo appuntamento è fissato per domani pomeriggio e - nella speranza che arrivi una risposta definitiva - per il giorno successivo è stata convocata una nuova assemblea dei lavoratori. Tutti preoccupati, sia quelli a casa - prima in Cigs e ora in ferie - sia quelli che continuano a lavorare, anche se con forti ritardi nel pagamento degli ultimi due stipendi.


La busta paga - hanno assicurato i rappresentanti sindacali - arriverà tra il 10 e il 15, grazie all’anticipo su alcuni lavori che Mantovani sta eseguendo a Venezia.


Si tratta di una boccata d’ossigeno per i lavoratori, in attesa di conoscere cosa succederà a Roma. «Il rinvio c’è stato solo per problemi tecnici», hanno spiegato i rappresentati delle tre sigle sindacali, come testimoniano numerosi dipendenti presenti all’assemblea. «I sindacalisti hanno anche aggiunto», spiega un gruppo di lavoratori, «che nel caso in cui non dovesse arrivare la firma a Roma le cose potrebbero mettersi molto male». Basti ricordare che lo scorso 11 settembre la Mantovani aveva annunciato, «visto l’aggravarsi della situazione economico-finanzaria», di aver avviato una procedura di licenziamento per 102 lavoratori. Procedura che potrebbe essere sospesa solo con la proroga della Cigs. All’esito della procedura sono legati anche i cantieri del Mose, dove attualmente lavorano pochissimi operai, nel mezzo della vertenza che vede la Mantovani opporsi al commissario del Consorzio Venezia Nuova e al Provveditorato per l’assegnazione dei lavori.


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