Operazione Miami, gli indagati dal giudice

PIOVE DI SACCO. Sono accusati di aver investito negli Usa soldi provenienti dai reati di usura, estorsione ed evasione fiscale. Ieri davanti al giudice Cristina Cavaggion si sono svolti gli...
March 1999, Miami, Florida, USA --- Shoreline Condominiums near Brickell Avenue --- Image by © Tony Arruza/CORBIS
March 1999, Miami, Florida, USA --- Shoreline Condominiums near Brickell Avenue --- Image by © Tony Arruza/CORBIS

PIOVE DI SACCO. Sono accusati di aver investito negli Usa soldi provenienti dai reati di usura, estorsione ed evasione fiscale. Ieri davanti al giudice Cristina Cavaggion si sono svolti gli interrogatori di garanzia per Nicole Sartori, 21 anni, residente a Cassola (Vicenza), figlia di Ivone Sartori, ora alla guida dell’oreficeria di famiglia, che si è avvalsa della facoltà di non rispondere; Walter Favaro, 43 anni, di Padova, pure lui in silenzio davanti al giudice (entrambi era difesi dai legali Giorgio Zecchin e Danillo Taschin). Ha parlato invece Monica Donà, 52 anni di Arzergrande (difesa dalla coppia di legali Carlo Augenti e Franco Capuzzo). Si è difesa, negando gli addebiti che le vengono mossi dalla procura. Il pm Benedetto Roberti l’ha incalzata di domande. Lei ha dichiarato di essere la convivente dei gioielliere Ivone Sartori. Il pm le ha chiesto se sapeva nulla di una richiesta di soggiorno negli Stati Uniti a suo nome, ma lei non ha risposto. Ha ammesso che diverse persone coinvolte nell’acquisto di appartamenti a Miami le ha viste e incontrate 4-5 volte a casa sua. Come pure la contabile del gruppo, Elisabetta Mirti, ragioniera che vive a Torino. È emerso in aula che alla procura non risulta nessuna carta che attesti il presunto stato di malattia di Sartori che si starebbe curando da mesi negli Usa. Oggi tocca al dottor Tito Sala che racconterà al giudice la sua verità.

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