Orovacanze vende Valtur operazione da 100 milioni

Il gruppo padovano cede la maggioranza alla Investindustrial di Andrea Bonomi Ljuljdjuraj tiene una partecipazione di minoranza e la carica di amministratore

PADOVA. Orogroup passa la mano su Valtur. La società padovana che fa capo a Franjo Ljuljdjuraj ha ceduto la maggioranza della società al fondo di Andrea Bonomi. Un’operazione da circa 100 milioni di euro e che vedrà Ljuljdjuraj restare con una quota di minoranza intorno al 10%. Inoltre la posizione di amministratore delegato di Valtur rimarrà saldamente nelle mani dello storico patron di Orovacanze che aveva acquisito la società intorno alla metà del 2014 mettendo in atto un piano di rilancio che ha portato il fatturato di Valtur dagli 86 milioni del 2014 ai circa 100 milioni dell’anno scorso.

«Quando ho iniziato la mia avventura dedicata al rilancio di un marchio storico del settore turistico italiano sapevo che avrei avuto bisogno di un partner capace di sostenere l’ulteriore sviluppo della società» dice Ljuljdjuraj. «L’esperienza di Investindustrial nel settore turistico e la sua riconosciuta capacità di internazionalizzazione delle aziende italiane sono una combinazione perfetta per Valtur». L’operazione vede uno dei fondi di private equity di Investindustrial mettere sul piatto100 milioni complessivi per l’acquisizione di circa il 90% delle quote della società ma anche per l’acquisizione delle proprietà immobiliari dei resort di Ostuni, Pila e Marilleva, già gestiti da Valtur ma facenti capo a Prelios Sgr.

Si tratta di un’operazione di medio-lungo periodo per Investindustrial che già possiede, nel settore turistico internazionale, il parco divertimenti di Portaventura a Barcellona (5 alberghi e un flusso annuo di presenze pari a circa 4,5 milioni di turisti) e la società di noleggio di auto Goldcar. Fino al 2006 il fondo era socio di riferimento anche di Gardaland. «L’acquisizione del gruppo Valtur» si legge in una di Investindustrial (5,6 miliardi di euro di capitale e partecipazioni di maggioranza anche in Snai, Aston Martin, Stroili Oro) «rappresenta il primo passo di un importante progetto finalizzato alla creazione di un gruppo turistico leader nell’area del Mediterraneo».

Un obiettivo ribadito anche da Andrea Bonomi. «Oggi l’offerta in Italia è ancora troppo frammentata per poter attrarre e gestire efficacemente l’aumento del flusso turistico internazionale che il Paese potrebbe facilmente accogliere. Valtur sarà protagonista di un processo di consolidamento che interesserà non solo l’Italia, ma più in generale il Sud Europa. Abbiamo infatti sviluppato un piano strategico che consentirà di trasformare Valtur in un punto di riferimento globale per il turismo made in Italy».

Riccardo Sandre

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