Ospedaletto Euganeo, due carri funebri finiscono in Giappone

OSPEDALETTO EUGANEO. Sono arrivati persino dal Giappone per acquistare due carri funebri della Biemme Special Cars. Carri allestiti su Mercedes Classe E (in foto). Il businessman arrivato in questi giorni dal Sol Levante, si chiama Toshiro Tanoue, titolare a Tokyo della Securico, un’azienda specializzata anche in auto blindate. E così la Biemme Special Cars, con sede centrale a Ospedaletto, in via Giuseppe Di Vittorio 5, ha varcato anche i confini del mercato asiatico. La ditta, già nota per aver realizzato l’auto funebre più cara al mondo (500.000 euro), continua a crescere.Non è la prima volta che il Giappone balza alla ribalta delle cronache internazionali per il suo spiccato interesse per l’arte funeraria. Nel 2009 un film nipponico, Departures, diretto dal regista Yojiro Takida, ben descrisse cosa significa per i giapponesi il culto dei morti. La pellicola vinse l’Oscar per il migliore film straniero.
La Biemme è stata fondata nel 1990 da Massimo Battistella. Lavora per numerose imprese di pompe funebri di tutta la penisola e di paesi come Austria, Svizzera, Germania, Francia, Norvegia, Finlandia, Romania e Polonia. Ha 16 dipendenti. Utilizza come base i modelli più prestigiosi di Mercedes, Bmw, Chrysler e Rolls Royce. Negli ultimi anni, oltre a produrre l’auto più costosa al mondo per un’impresa funebre del Veneto, hanno costruito, sempre su commissione, una superauto dotata anche di cristalli Swarowsky per un imprenditore italiano, con ingresso riservato per il cane di compagnia dell’automobilista. Hanno pure trasformato berlina lussuosa, sempre per un ricco imprenditore, amante della caccia, creando un ampio bagagliaio riservato ai fucili.
«La visita dei giapponesi ha reso onore alla nostra professionalità ed alla nostra capacità imprenditoriale» osserva il direttore commerciale Dario Andreotto «Con loro stiamo trattando la trasformazione di due Mercedes Classe E. Le invieremo a Yokohama con i container».
Soddisfatti anche gli imprenditori dagli occhi a mandorla. «Siamo arrivati a Ospedaletto perché il prodotto della Biemme ha un design eccezionale» sottolinea Toshiro «Non c’è che dire: il Made in Italy è vincente anche in questo settore produttivo così difficile e particolare».
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