Ostetricia, stop ai doppioni al via il punto nascita unico

La “rivoluzione” scatta il 4 ottobre, ecco la nuova “geografia” del comparto Parti concentrati in Clinica, nido e reparti per le puerpere in Divisione
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - OSTETRICIA
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - OSTETRICIA

Dopo la revisione delle Terapie intensive e superato, almeno parzialmente, lo scoglio di Pediatria, scatta ora in via Giustiniani la riorganizzazione dell’Ostetricia. Con l’accorpamento delle sale parto, la creazione di un unico punto nascita e la ridistribuzione di servizi e reparti tra le due palazzine dell’Azienda Ospedaliera.

L’operazione, salvo variazioni dell’ultimo momento, inizierà a brevissimo, il 4 ottobre, dopo un’estate in cui si sono susseguiti incontri tra tecnici e medici per mettere a punto l’intervento. L’obiettivo della direzione è quello di migliorare il servizio alle pazienti attraverso una più razionale dislocazione delle attività, oggi distribuite tra la palazzina della Clinica (Università) e quella della Divisione (Azienda Ospedaliera). Una riorganizzazione che punta anche ad evitare, o comunque a ridimensionare, disagi e sprechi legati alla presenza di storici doppioni.

Punto di partenza è dunque la centralizzazione delle nascite, una media di 3.200 all’anno, in un unico punto al posto degli attuali due. Esso sorgerà al piano terra della Clinica dove verrà realizzato un “ gruppo parto” composto da dieci sale. In Clinica troverebbero inoltre posto - stando almeno al piano come inizialmente previsto - anche le sale per i cesarei, la Ginecologia e le sale operatorie ginecologiche, il reparto per l’osservazione breve e il Pronto soccorso ostetrico-ginecologico che lascerebbe pertanto la palazzina della Divisione.

In quest’ultimo edificio, invece, verranno sistemati i reparti per accogliere le puerpere (sia il reparto della Clinica che quello della Divisione), il nido, la Chirurgia pediatrica con le sale operatorie.

In pratica e semplificando, con questa risistemazione, le donne andranno in Clinica a partorire e in Divisione per il ricovero. Il collegamento tra le due palazzine verrà garantito dal corridoio sotterraneo (fino a qualche tempo fa puntellato in alcuni tratti).

La Divisione Ostetrica è entrata in funzione nel 1974, resa necessaria dal baby-boom con un numero di nascite che raggiungeva le 6 mila unità, il doppio di quelle attuali. Sorsero così due strutture gemelle, ciascuna con un proprio punto nascita, con proprie sale operatorie, con propri ambulatori e nidi. Più riorganizzazioni hanno interessato negli anni il comparto, al fine di ridurre i doppioni più macroscopici (come il nido). Ad ottobre, dunque, l’ulteriore svolta.

Sabrina Tomè

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