Accoltellamento sulla pista da ballo, chiuso per 4 mesi il circolo privato Utopia a Padova

L’episodio nella notte di domenica 30 marzo nel locale in via dei Colli. Due le persone coinvolte, un ferito grave a cui sono stati asportati un rene e parte del colon. Già diversi gli interventi della polizia nel club: il questore decide per la sospensione dell’attività

La chiusura dell'Utopia da parte della questura di Padova
La chiusura dell'Utopia da parte della questura di Padova

Nel pomeriggio di lunedì 31 marzo, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Padova hanno eseguito un provvedimento cautelare di sospensione per 120 giorni dell'attività del circolo privato Utopia situato in via dei Colli a Padova.

La misura è stata disposta dal Questore della provincia di Padova, Marco Odorisioa seguito dei gravissimi fatti di sangue verificatisi nella notte di domenica 30 marzo.

La violenta rissa e gli accoltellamenti

Nella notte del 30 marzo, il locale è stato teatro di una violenta rissa sulla pista da ballo, culminata nell'accoltellamento di due avventori, un cittadino russo e uno moldavo. Quest'ultimo, gravemente ferito, è stato ricoverato in ospedale e sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza, durante il quale gli sono stati asportati un rene e parte del colon, organi gravemente lesionati dai fendenti.

All'arrivo degli agenti della Squadra Volante dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, il 30enne moldavo si trovava a terra all'esterno del locale, con due ferite da accoltellamento alla schiena, mentre il 24enne russo, anch'egli fuori dalla discoteca, presentava una ferita da taglio al braccio destro.

Una lunga serie di episodi violenti

Il circolo privato Utopia era già stato oggetto di numerosi interventi da parte delle forze dell'ordine, a causa di episodi di violenza avvenuti sia all'interno che nei pressi del locale:

  • Gennaio 2024: una rissa nel parcheggio del locale ha portato alla denuncia di cinque cittadini moldavi.

  • Dicembre 2023: un gruppo di giovani si è aggredito con calci e pugni, prima all'interno e poi all'esterno della discoteca.

  • Maggio 2023: una lite tra due donne e un uomo è degenerata in uno scontro fisico.

  • Gennaio 2023: gli addetti alla sicurezza hanno negato l'accesso a un gruppo di giovani moldavi, scatenando una colluttazione con il lancio di sassi e l'uso di una mazza da baseball.

  • Novembre e dicembre 2022: segnalati episodi di aggressione, risse e uso di armi improprie, tra cui un manganello telescopico.

  • Giugno 2022: il locale è stato teatro di una spedizione punitiva da parte di un gruppo di cittadini nordafricani armati di bastoni, machete e pistole a pallini.

La decisione del Questore

Alla luce della pericolosità sociale e del ripetersi di episodi di violenza, il Questore di Padova ha disposto la sospensione dell'attività del locale per 120 giorni. Il provvedimento si inserisce in un'ampia attività di prevenzione e sicurezza pubblica: dall'inizio dell'anno, sono stati già emessi nove provvedimenti di sospensione, mentre nel 2024 il totale è stato di 34 provvedimenti analoghi.

«E’ impensabile che un locale pubblico, tipo una discoteca, dove dei giovani si recano per trascorrere alcune ore in compagnia e socializzare, si trasformi in un “saloon tipo far west” dove scoppia una violentissima rissa con accoltellamenti, mettendo a repentaglio l’incolumità personale e la sicurezza di quanti vi si sono recati per passare alcune ore in relax», chiarisce il questore Odorisio, «Quando si parla di pubblico locale o pubblico esercizio, desidero richiamare l’attenzione proprio sul significato dell’aggettivo “pubblico”, circostanza che sottolinea come il relazionarsi e fornire dei servizi a favore dei frequentatori, per l’appunto il pubblico, richieda un livello di attenzione particolare da parte dell’esercente, finalizzato a garantire la serena e tranquilla fruibilità degli ambienti e dei locali nei quali le persone si recano».
Un provvedimento, quello della sospensione ai sensi dell’art. 100 del TULPS, di tipo cautelare e necessario a garantire la sicurezza pubblica e l’incolumità individuale.”

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