Affitti comunali a Padova, 538 mila euro dal Pedrocchi e 386 mila dal Salone: ecco tutte le tariffe
Nel 2024 il Comune di Padova ha incassato oltre 1 milione di euro dagli affitti degli immobili comunali. Nel bilancio 2024 gli incassi delle proprietà comunali date in gestione

Hanno portato nelle casse comunali 386 mila euro nel 2024 gli affitti delle botteghe di Sotto il Salone. Molto meglio ha fatto il Pedrocchi, che secondo gli accordi con la F&de group per la gestione versa annualmente una quota fissa di 80 mila euro e una variabile pari al 12,1% del fatturato: lo scorso anno dunque lo storico caffè senza porte ha fruttato 538 mila euro che l’amministrazione reinvestirà nella manutenzione dell’edificio e in particolare delle sale del piano nobile.
Sono i dati che si ricavano dal bilancio consuntivo che sarà approvato dal consiglio comunale nella seduta di lunedì.
Gli affitti sotto il Salone
È leggermente diminuito (del 3,44%) l’incasso del Comune dagli affitti di botteghe e banchi Sotto il Salone: lo scorso anno si era raggiunta quota 400 mila euro esatti. La media resta sui 9 mila euro esatti per ogni locale, ma ci sono ovviamente molte differenze tra una società e l’altra.
L’affitto più alto lo versa come sempre il gruppo Alì, che gestisce il banco più grande di tutto il complesso: nel 2024 l’affitto è stato di oltre 34 mila euro, in crescita del 3,32% rispetto all’anno precedente. Segue il bar da Romeo con 23 mila euro versati.
E ancora poco sotto i 20 mila c’è il pastificio Artusi, arrivato nel complesso da un paio d’anno. Da quanto risulta nei resoconti del Comune, tolti i negozi vuoti, ci sono due società che non hanno versato affitto nel 2024: la pescheria Adriatica (diventata anche bistrot) e Alimentari Giacomin. Questo si spiega soprattutto quando vengono fatti investimenti consistenti per la sistemazione dei locali, che poi vengono scomputati dal canone di affitto per gli anni necessari a recuperare la spesa.
L’affitto più basso è stato invece versato Cani & gatti pet shop che lo scorso anno ha versato 589 euro (anche in questo caso potrebbero esserci scomputi). E tra i più bassi – 2.100 euro annui – c’è anche l’affitto del banco della Bottega Veneta di Alberto Cisotto, divenuto da un anno presidente del consorzio Il Salone, che raggruppa la maggior parte dei titolari di locali dello storico mercato.
Ci sono poi tre negozi che risultano vuoti: il Comune dovrà quindi presto predisporre un nuovo bando pubblico per l’assegnazione. Nuove attività presto potrebbero insediarsi Sotto il Salone.
Il Pedrocchi e gli altri spazi
Ci sono poi altri immobili di proprietà comunale che sono dati in gestione e fruttano un affitto a Palazzo Moroni. A partire dal Caffè Pedrocchi, dato in gestione alla F&de group fino al 2028. Come detto, l’incasso lo scorso anno è stato di 538 mila euro. Un canone fisso di 500 mila euro annui, invece, è dato da AcegasApsAmga al Comune per i diversi edifici e strutture comunali che la multiutility utilizza.
E ancora: è stato di 152.500 euro l’incasso nel 2024 dall’associazione Naviglio per l’utilizzo dello spazio demaniale per la realizzazione dell’evento che delocalizza il rito dell’aperitivo. C’è poi la sede della Cisl in via del Carmine che viene assegnata dal Comune per 102.892 euro annui.
Il Coni invece paga 92.168 euro per utilizzare come sede gli uffici all’interno dello stadio Euganeo. E ancora: il Bo versa 81 mila euro per il fabbricato ex Eca in via degli Obizzi e la Prefettura 78 mila euro per Palazzo Wollemborg. Infine il ricavo del project financing del park Rabin e dell’ex frontone di Prato della Valle è stato di 56.437 euro.
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