Arrestati due ladri, alla mamma scrivevano: “Oggi ho fatto 20 mila euro”

Due uomini arrestati dalla polizia per dei colpi avvenuti a novembre in città. Sono 14 i furti nelle vie Crimea, Palermo, Crescini, Sografi e Fanzago

Carlo Bellotto
Il tribunale di Padova
Il tribunale di Padova

«Ciao mamma, oggi ho fatto 20 mila euro». È il messaggio scritto da un albanese alla mamma su whatsapp proprio nei giorni in cui era a Padova a commettere dei furti da trasfertista. Chissà se la madre si è compiaciuta, visto che non poteva non sapere che il figlio quel bottino l’aveva rubato forzando alcune abitazioni.

Il contenuto del messaggio è emerso dall’analisi del cellulare sequestrato dalle forze dell’ordine su delega del sostituto procuratore Sergio Dini che conduce l’inchiesta su diversi furti in abitazione commessi in città. Ad agire erano due albanesi. La loro auto era stata notata in città più volte. Quando una sera del novembre scorso è stata di nuovo vista a Santa Rita, la Squadra mobile della polizia si è allertata ed ha cominciato a sorvegliare il mezzo con due uomini a bordo che si sono cambiati vestendosi di nero.

Il mezzo è stato seguito fino in via Palestro e poi bloccato. Uno dei due risultava regolare con residenza a Reggio Emilia e con un biglietto per Tirana (partenza l’indomani), l’altro era irregolare. Nel vano motore sono stati sequestrati arnesi da scasso e vari monili in oro D’accordo con i colleghi emiliani, l’abitazione di Reggio è perquisita e qui sono stati trovati un centinaio di oggetti in oro tra cui un orologio di valore risultato rubato nel quartiere Sacra Famiglia il 15 novembre.

I due sono stati arrestati per ricettazione, quindi il gip Gambardella che ha spedito i due in carcere. Ora sono note le vie dove sono avvenuti i colpi in città: via Crimea, Palermo, Crescini, Fanzago, Sografi. In tutto sono stati 14 i colpi ricostruiti dalla procura, 12 in città e due in provincia di Verona. Determinanti i cellulari dei due che hanno permesso una ricostruzione molto fedele grazie alla localizzazione.

La notizia positiva è che grazie ad una indagine tempestiva si è riusciti a recuperare quasi tutta la refurtiva che i due custodivano a Reggio Emilia. E che successivamente è stata consegnata ai legittimi proprietari che nel frattempo avevano denunciato il furto subito. Le prove a carico dei due ladri trasfertisti sono abbastanza definite e poi c’è il messaggio alla madre di uno dei due, che assieme ad altri, conferma il “lavoro” ben remunerato. 

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