Padova, bancarotta Belvedere a processo i vertici della storica impresa

PADOVA. Bancarotta documentale, fraudolenta e pure preferenziale per centinaia di migliaia di euro. E, ancora, appropriazione indebita per essersi intascati ben 452.456,16 euro.
Sono i reati per i quali saranno processati il prossimo 21 maggio davanti al tribunale di Padova cinque ex vertici di Belvedere Costruzioni spa, già protagonista della naufragata operazione Pp1 a Padova, storica impresa del territorio con sede a Loreggia in via Boscalto Est prima di un breve trasferimento a Rovereto sull’onda della crisi e del passaggio alla nuova proprietà italo-statunitense, un inutile tentativo di salvataggio con un concordato e la drastica riduzione da 70 a una quarantina di lavoratori. Niente da fare: la crisi dell’edilizia ha ingoiato anche Belvedere, dichiarata fallita il 16 aprile 2016.
Di ieri la decisione del gup Elena Lazzarin che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dai pubblici ministeri Marco Peraro e Luisa Rossi.
Sul banco degli imputati siederanno Policarpo Gallo di 78 anni (padre fondatore di Belvedere sorta nel 1957) con i figli Pierluigi Gallo, 46 anni, già presidente del consiglio di amministrazione, e Silvio Gallo di 48 anni tutti residenti a Loreggia; insieme ai nuovi proprietari Flavio Robert Paltrinieri di 53 anni di Crevalcore (Bologna), l'italo-americano laureatosi a Chicago, mente della "Ghost Tecnology", con sede a Park Avenue a New York, e la moglie Filomena Cavallo, 53. Nel 2014 Co.Build.Go. ltd (società di diritto britannico e partecipata al 100% dalla americana Ghost Technology) compra il 95 per cento delle quote Belvedere e tenta di ripartire. Non basta. «Abbiamo dovuto affrontare ben 63 istanze di fallimento pagando complessivamente alle centinaia di artigiani coinvolti circa 14 milioni di euro» aveva dichiarato Paltrinieri all’epoca. Appena andato a rotoli il progetto Pp1 previsto a Padova tra via Valeri e via Trieste nell’area dell’ex gasometro (un cantiere da 140 milioni di euro d'investimento e un progetto architettonico con una torre di 28 piani alta 108 metri, firmato dall'architetto Boris Podrecca), è stata la fine per l’impresa che aveva sviluppato progetti all’estero anche nell’edilizia ospedaliera e turistica.
Flavio Robert Paltrinieri e la moglie Filomena sono accusati di aver tenuto libri e scritture contabili in modo tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e movimento affari. Con Pierluigi e Silvio Gallo avrebbero soddisfatto in via preferenziale alcuni creditori piuttosto che gli aventi diritto. Creditori che avevano presentato istanza di fallimento per rientrare dei soldi a loro dovuti come alcune ditte (Padova Asfalti srl; Giesse Elettroimpianti; Galileo Costruzioni; Consorzio Agrario Nordest; Beton Veneta srl; Sipil spa e Brenta Lavori) ma anche alcuni ex dipendenti di Belvedere Costruzioni. Sempre ai coniugi Paltrinieri-Cavallo e a Policarpo Gallo sono contestate pure delle distrazioni di beni.
Infine Paltrinieri e la moglie, in quanto all’epoca amministratori di Ghh srl, devono rispondere di essersi appropriati di quasi mezzo milione di euro. Secondo la procura avrebbero prelevato dalle casse della società 131 mila per pagamenti a favore di Belvedere srl, 237 mila per saldare Chef Italia srl, 62 mila senza alcuna giustificazione e 20 mila per altri pagamenti a favore del Gruppo Belvedere. —
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