Bar e ristoranti in calo nel Padovano: meno 2,4% in un anno. E manca personale
Luni (Appe): «In cinque anni perse 1.031 attività, serve più formazione». E sono 2.200 le figure professionali che si cercano nel territorio
![I locali delle piazze calamitano molti consumatori (foto Bianchi)](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/1h3nshd3wegazmlz44n/0/copia-di-copy-of-image_0.webp?f=16%3A9&w=840)
Un 2024 su cui riflettere per l’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi – Appe di Padova, che il 7 febbraio nella sede di via Savelli ha divulgato i dati relativi all’andamento del comparto in collaborazione con la Federazione Italiana Pubblici Esercizi – Fipe.
I servizi di ristorazione hanno segnato un meno 206 unità nel 2024 (saldo tra iscrizioni e cessazioni), i bar quelli maggiormente in difficoltà con una caduta del 2,4%; a sette anni dall’apertura il 60% chiude, praticamente sei su dieci.
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Il personale
C’è poi il nodo del personale, la cui ricerca strema i titolari: solo tra Padova e provincia sono 2.200 le figure professionali a cui si dà la caccia nel primo trimestre del 2025, oltre quindicimila quelle mancanti in tutto il Veneto oggi.
Sostanzialmente più del 51 per cento delle imprese incontra difficoltà di reperimento. Per fortuna il settore può contare sulle donne.
Dopo la pandemia il comparto si è ripreso e l’occupazione femminile è tornata a salire, il 54 per cento dei 13.556 dipendenti è donna. In crescita anche la titolarità a trazione “rosa” nella città del Santo, la proprietà di pubblici esercizi è vicina al 30 per cento, un dato superiore alla media nazionale di un punto percentuale.
Gli stranieri sono titolari di attività per il 23,4 percento del totale ovvero, circa un quarto delle imprese connesse alla ristorazione.
Molti locali vedono sul posto di lavoro la seconda generazione di immigrati che, sempre più frequentemente, si affida a enti formatori come Appe per implementare le competenze. Dati alla mano quasi un’attività su quattro ha un titolare non italiano.
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Le attività
«Complessivamente Padova tiene, ma il saldo tra attività aperte e cessate è comunque negativo e questo ci deve far riflettere», sottolinea Federica Luni, presidente di Appe Padova, «Drammatico il dato relativo alle chiusure anche degli ultimi cinque anni: il saldo segna un meno 1.031 imprese. Bisogna capire che questo tipo di professione necessita di formazione e supporto da parte di enti in grado di orientare e indirizzare al meglio le risorse per non sprecare opportunità o bruciare attività. Padova oggi, è una realtà complessa da analizzare e si scosta anche dai dati nazionali se guardiamo alle donne e ai giovani che crescono nel comparto sia come dipendenti che imprenditori».
Nonostante la flessione del 2024, le attività di ristorazione attualmente sono tra città e provincia 4.116, ovvero il 16,8% del totale delle imprese padovane e per ogni mille abitanti ci sono oltre quattro bar.
«I pubblici esercizi sono ampiamente diffusi in ogni regione. Si tratta di un unicum, basti pensare che nel 91% dei comuni sono presenti almeno un bar, una pasticceria o un ristorante», aggiunge la presidente Luni.
La flessione dei bar
Padova globalmente ha perso lo 0.7% di servizi di ristorazione nel 2024, a rimetterci sono stati soprattutto i bar che hanno segnato un meno 2,4%.
Sono invece cresciuti i ristoranti dello 0,5% e molto bene sono andate sia mense che catering, entrambi aumentati di oltre cinque punti percentuale.
«Il dato va letto nell’ottica dei mutamenti sociali post pandemia in tanti infatti, hanno acquistato la macchinetta del caffè, preferendo così la colazione a casa, abbandonando il rito del cappuccino con brioche al bar per iniziare la giornata, idem per la pausa caffè, anche quella ha subito flessioni importanti. In molti hanno termos e nemmeno si recano fuori dall’ufficio per pranzare» specifica Luni analizzando poi il fenomeno delle imprese straniere, «ci sono i giovani. La crescita degli esercizi a trazione straniera la si deve anche a loro, che amano sperimentare e ricercano la novità. Si spiega così il fiorire di grandi catene food e di attività di vendita e preparazione di sushi. Per fortuna i turisti cercano la tradizione, i prodotti tipici padovani e noi siamo qui proprio per questo».
Il fatturato
Il settore dei pubblici esercizi è un tassello fondamentale per l’economia del territorio, tra Padova e provincia dà occupazione regolare e a tempo indeterminato a migliaia di persone, specialmente tra i 20 e i 40 anni e muove un fatturato superiore al milione e 300mila euro.
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