Padova, bilancio comunale con un avanzo da 60 milioni: nuove nomine e polemiche sulla Tari
Bilancio 2024 in attivo, 10 milioni disponibili per investimenti. Nomine a Croce Verde e revisori dei conti tra accuse e veleni. Aumenta la Tari e scatta la polemica in consiglio

Le casse del Comune godono di buona salute. L’avanzo di amministrazione è di quasi 60 milioni di euro di cui 10 sono liberi, cioè non vincolati a progetti già definiti. Soldi che l’amministrazione potrà utilizzare per nuovi investimenti o progetti.
La notizia arriva dal consiglio comunale di ieri, dal quale escono due nuove nomine: Pietro Rubaltelli è il nuovo rappresentante del Comune all’interno del consiglio direttivo di Croce Verde e la dottoressa Miriam Palma è la nuova presidente del collegio dei revisori dei conti.
Dopo un’iniziale richiesta da parte del capogruppo FdI Matteo Cavatton di anticipare la discussione sulla cessione ai privati dell’Interporto, il tema caldo è stato invece affrontato a notte inoltrata.
Il bilancio
Il sindaco Giordani ha tirato le somme sulle attività del Comune del 2024. «Gli accertamenti in entrata ammontano a poco più di 589 milioni di euro. Gli impegni di spesa assunti sono stati di 612 milioni. Il saldo di cassa al 31 dicembre è poco superiore a 280 milioni di euro» ha detto il primo cittadino.
«Il patrimonio netto è cresciuto di poco più di 14,7 milioni di euro, un buon risultato in linea con quello degli anni precedenti», ha aggiunto. «Ma allora perché abbiamo aumentato Imu e Irpef?», ha obiettato il consigliere Cavatton. «Deve acquistare qualcosa?», ha chiesto direttamente al sindaco: «Ce lo dica adesso per cortesia». Giordani, dopo aver ricevuto la parola dal presidente del Consiglio Foresta, non gli ha risposto.
Le nomine
Il Collegio dei revisori dei conti era scaduto e in proroga, su 19 candidati il consiglio ha eletto la dottoressa Miriam Palma presidente del collegio con 18 preferenze su 29 votanti.
Ieri sera, con 20 voti a favore e qualche polemica, è stata confermata la nomina di Pietro Rubaltelli, nuovo rappresentante del Comune all’interno del consiglio direttivo della Croce Verde. Il nome è stato indicato dal sindaco Giordani e dalla maggioranza compatta.
Rubaltelli, amministratore delegato del poliambulatorio Arcella, è stato candidato nella lista civica Giordani e fa parte della consulta di Quartiere 2 Nord sempre per la lista Giordani, aspetto che non piace alla minoranza. Ha preso il posto di Paolo Castellani che si è dimesso il 7 febbraio scorso perché in disaccordo con la sospensione di un anno (poi diventatati 90 giorni) di sette volontari dell’Opera Pia che hanno presentato un esposto in Procura per denunciare la presunta non conformità di una delibera voluta dallo stesso consiglio direttivo.
«Castellani si è dimesso per dissapori politici e queste beghe devono stare fuori da un ente come la Croce Verde», ha attaccato il consigliere di FdI Enrico Turrin. Contrario al nome anche il consigliere del gruppo misto Luigi Tarzia: «Niente contro la persona, però serviva un nome che rappresentasse tutto il consiglio comunale, che non fosse così schierato». Cavatton ha tuonato: «Un altro nome calato dall’alto, nessuno ci ha illustrato la sua candidatura».
L’aumento della Tari
Via libera anche all’aumento della Tari: «Dal 2017 ad oggi seguiamo l’andamento dell’inflazione – ha spiegato l’assessore Bressa – Una famiglia di tre persone che vive in 100 metri quadri a Padova paga 265 euro l’anno, in Italia la media è di 329 euro all’anno. Nel nord Italia sono 15 euro in più». «Se andiamo avanti così bisogna preparare i padovani a continui ed ulteriori aumenti. C’è una progettualità per limitare l’aumento costante? Dovrebbero aumentate anche la virtuosità dei servizi, ma non è così», è l’intervento ancora di Cavatton.
«Siamo nettamente contrari ad ogni forma di aumento delle tasse ha – ha chiuso la leghista Eleonora Mosco – Soprattutto dove c’è un avanzo di bilancio come quello presentato ad inizio di questo consiglio».
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