Lite per un rigore, pestato un ragazzino a Padova: «Strattonato al collo da un genitore»

Violenza alla Guizza, indagano i carabinieri. I fatti sono avvenuti a margine di una partita di calcetto dopo la scuola. Il giovane trasportato in ospedale con codice giallo

Edoardo Fioretto
Il campetto teatro dell'episodio di violenza da parte di un genitore su un ragazzino
Il campetto teatro dell'episodio di violenza da parte di un genitore su un ragazzino

Ha attraversato il campo da basket di corsa, si è fiondato su uno dei ragazzini che giocavano a palla e l’ha preso, strattonato, stringendogli il collo.

Attimi di violenza che hanno lasciato sgomenti i frequentatori del parco Matteo Toffanin alla Guizza, quando lunedì 3 febbraio – stando alle prime ricostruzioni – un genitore avrebbe ferito un ragazzino di 10 anni durante una partita amatoriale di calcetto.

Il papà della vittima, testimone del fatto, ha subito chiamato il 118: il figlio è stato trasferito al pronto soccorso pediatrico in codice giallo e dimesso con una prognosi di 5 giorni.

Sul posto si è precipitata anche una pattuglia di militari del Nucleo Radiomobile: il presunto aggressore è stato identificato. Ha raccontato di essere intervenuto per separare i ragazzi dopo un acceso diverbio sulla regolarità di un rigore. Secondo altri, però, l’uomo sarebbe intervenuto a lite già finita prendendo dalla mischia il ragazzino e scagliandosi contro di lui. Sta di fatto che il giovanissimo è stato ricoverato con evidenti lividi al collo e un’escoriazione al ginocchio.

I fatti sono avvenuti tra le 13.30 e le 13.45, al campo da basket del parco dedicato a Matteo Toffanin. Alcuni studenti della scuola primaria Gregorio Ricci Curbastro si ritrovano tutti i giorni lì dopo il suono dell’ultima campanella. In quattro e quattr’otto hanno formato due squadre, posato due paia di zainetti per segnare le porte, e messo a centro campo un pallone: fischio d’inizio, e la partitella di calcetto tra amici è iniziata.

Ogni passaggio è avvenuto sotto lo sguardo vigile di alcuni genitori. A bordo del campo anche gli adulti hanno formato dei gruppetti, per parlare pacatamente del più e del meno. Un mite pomeriggio d’inverno come tanti. Se non che, tra i ragazzi, è scattato un rigore.

Tra i giovani calciatori in erba è iniziata una discussione diventata un confronto animato sulla regolarità della contestazione. C’è chi non è d’accordo, e chi invece sottolinea la correttezza dell’ammonimento. Hanno discusso come sono abituati a vedere in televisione, tra i calciatori di Serie A. Poi, però, la situazione è degenerata. Uno ha alzato le mani, l’altro si è difeso: ne è scaturito un piccolo parapiglia.

Uno dei genitori, il presunto aggressore, si è scagliato su un ragazzino di 10 anni, prima strattonandolo e poi prendendolo per il collo. Secondo alcuni il parapiglia era ancora in corso, secondo altri i giovani avevano già abbassato i toni e stavano tornando alla partita. Di certo nessuna delle due ipotesi giustificherebbe la violenza registrata dai medici del 118 che hanno trasferito il ragazzino al pronto soccorso per i controlli specialistici.

I carabinieri, dopo il primo intervento in via Tassoni, sono tornati in ospedale per documentare i lividi e la cartella clinica. Sconvolto il padre che ha visto la scena, ed è ora determinato affinché venga fatta giustizia. 

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