Lite per un rigore, pestato un ragazzino a Padova: «Strattonato al collo da un genitore»
Violenza alla Guizza, indagano i carabinieri. I fatti sono avvenuti a margine di una partita di calcetto dopo la scuola. Il giovane trasportato in ospedale con codice giallo
Ha attraversato il campo da basket di corsa, si è fiondato su uno dei ragazzini che giocavano a palla e l’ha preso, strattonato, stringendogli il collo.
Attimi di violenza che hanno lasciato sgomenti i frequentatori del parco Matteo Toffanin alla Guizza, quando lunedì 3 febbraio – stando alle prime ricostruzioni – un genitore avrebbe ferito un ragazzino di 10 anni durante una partita amatoriale di calcetto.
Il papà della vittima, testimone del fatto, ha subito chiamato il 118: il figlio è stato trasferito al pronto soccorso pediatrico in codice giallo e dimesso con una prognosi di 5 giorni.
Sul posto si è precipitata anche una pattuglia di militari del Nucleo Radiomobile: il presunto aggressore è stato identificato. Ha raccontato di essere intervenuto per separare i ragazzi dopo un acceso diverbio sulla regolarità di un rigore. Secondo altri, però, l’uomo sarebbe intervenuto a lite già finita prendendo dalla mischia il ragazzino e scagliandosi contro di lui. Sta di fatto che il giovanissimo è stato ricoverato con evidenti lividi al collo e un’escoriazione al ginocchio.
I fatti sono avvenuti tra le 13.30 e le 13.45, al campo da basket del parco dedicato a Matteo Toffanin. Alcuni studenti della scuola primaria Gregorio Ricci Curbastro si ritrovano tutti i giorni lì dopo il suono dell’ultima campanella. In quattro e quattr’otto hanno formato due squadre, posato due paia di zainetti per segnare le porte, e messo a centro campo un pallone: fischio d’inizio, e la partitella di calcetto tra amici è iniziata.
Ogni passaggio è avvenuto sotto lo sguardo vigile di alcuni genitori. A bordo del campo anche gli adulti hanno formato dei gruppetti, per parlare pacatamente del più e del meno. Un mite pomeriggio d’inverno come tanti. Se non che, tra i ragazzi, è scattato un rigore.
Tra i giovani calciatori in erba è iniziata una discussione diventata un confronto animato sulla regolarità della contestazione. C’è chi non è d’accordo, e chi invece sottolinea la correttezza dell’ammonimento. Hanno discusso come sono abituati a vedere in televisione, tra i calciatori di Serie A. Poi, però, la situazione è degenerata. Uno ha alzato le mani, l’altro si è difeso: ne è scaturito un piccolo parapiglia.
Uno dei genitori, il presunto aggressore, si è scagliato su un ragazzino di 10 anni, prima strattonandolo e poi prendendolo per il collo. Secondo alcuni il parapiglia era ancora in corso, secondo altri i giovani avevano già abbassato i toni e stavano tornando alla partita. Di certo nessuna delle due ipotesi giustificherebbe la violenza registrata dai medici del 118 che hanno trasferito il ragazzino al pronto soccorso per i controlli specialistici.
I carabinieri, dopo il primo intervento in via Tassoni, sono tornati in ospedale per documentare i lividi e la cartella clinica. Sconvolto il padre che ha visto la scena, ed è ora determinato affinché venga fatta giustizia.
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