Padova, chiude il Conad di via Crescini in 16 rischiano il posto di lavoro

Incassi troppo bassi per il punto vendita. Ai dipendenti proposto di lavorare a San Martino di Lupari
LIVIERI-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-ESTERNI CONAD VIA CRESCINI
LIVIERI-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-ESTERNI CONAD VIA CRESCINI

SANT’OSVALDO. Il supermercato Conad City di via Crescini 98 chiuderà i battenti il prossimo 30 maggio. Lo hanno comunicato direttamente ai sindacati del settore, ossia Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl ed Ultucs-Uil, i rappresentanti della proprietà due giorni fa in un incontro tra le parti che si è svolto nella sede provinciale della Uil, in piazza Alcide De Gasperi.

«A quanto ci hanno spiegato i rappresentanti padovani della Conad, associati al colosso emiliano della Grande distribuzione, sarebbe stato messo in atto tutto il possibile per mantenere in piedi il supermercato di quartiere di via Crescini», sottolinea Fabio Paternico della Uiltucs, «avrebbero tentato anche di farsi ridurre l’affitto mensile della sede, ma la decisione sarebbe diventata irrevocabile dal momento che il budget annuale del supermercato ex Billa anche nel 2016 non ha superato il traguardo economico che era stato programmato dalla proprietà. In tutti i casi abbiamo respinto la proposta aziendale e già oggi terremo una riunione con i dipendenti in orario di lavoro per ragionare sul da farsi».

La chiusura del Conad City di via Crescini, aperto 22 anni fa, mette sul lastrico 16 persone tra commesse, cassiere e magazzinieri.

L’attuale gestione ha proposto ai sindacati di accettare la continuità di lavoro per alcuni di loro nel supermercato Conad a San Martino di Lupari, ma sarà difficile che tutti possano accettare l’offerta perché molti abitano o in città o nei comuni della cintura sud.

Tra l’altro la chiusura del Conad in questione, dove di solito, vanno a fare la spesa anche i residenti delle vie Mantua Benavides, Bonafede, Vlacovich, Kniss Macoppe, Signoroni e Todesco, vede contrari tantissimi clienti, che da anni trovano comodissimo fare la spesa vicino casa anche perché notano che al Conad City di via Crescini c’è un buon rapporto qualità-prezzo.

Tra i clienti abituali ci sono anche Luciano Arianna, ex preside dell’istituto superiore Enrico Bernardi, Gianna Paglia, ex funzionaria della Cna e la pensionata Anna Rota.

«La chiusura del mio supermercato abituale non mi piace per niente» osserva l’ex dirigente scolastico, «sia perché sarò costretto ad andare a comprare il pane fresco e gli altri generi alimentari in punti vendita più lontani, sia perché ritengo totalmente ingiusto che i sedici dipendenti perdano il posto di lavoro. Trovare una nuova occupazione di questi tempi non è per niente facile.

La pensano come me quasi tutti gli altri clienti. Se sarà necessario, potremmo organizzare una raccolta di firme contro la chiusura». In più c’è un altro problema che sollevano i residenti, ovvero il fatto che la città stia perdendo servizi essenziali, specie per le fasce più deboli come gli anziani che non hanno la possibilità di muoversi in auto.

 

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