Conservatorio Pollini, Zanonato si dimette da presidente
L’ex sindaco lascia la guida del conservatorio: «Venuta meno la sintonia con il direttore, avevo responsabilità di scelte non mie»
I nuovi spazi e i lavori di ristrutturazione della sede storica. E una soluzione per l’annoso problema dell’auditorium. Quando tutto per il conservatorio Pollini sembrava andare per il verso giusto, arrivano inattese le dimissioni del presidente Flavio Zanonato.
L’ex sindaco ed ex ministro era stato nominato nell’ottobre 2023 dalla ministra Anna Maria Bernini e aveva preso il posto di Giambattista Casellati, marito della ministra delle riforme.
«È venuta meno la sintonia con il direttore – spiega Zanonato – È un ruolo che, pur essendo completamente volontario e senza alcun compenso, prevede responsabilità pesanti. Per questo ho preferito fare un passo indietro».
Adesso la palla passa nelle mani soprattutto del Ministero dell’università, da cui dipendono i corsi di alta cultura di grado accademico.
Le dimissioni
«Resto in carica per l’ordinaria amministrazione», conferma Zanonato. Le dimissioni sono arrivate nei giorni scorsi, dopo un periodo di intenso confronto.
In pratica, un ente come il conservatorio Pollini ha nella governance una diarchia fatta da un presidente che ha la responsabilità civile sugli atti dell’ente e che lo rappresenta legalmente, e poi un direttore eletto dai docenti, che invece ha compiti legati alla musica e alla didattica.
«Ci sono però aree di sovrapposizione, per cui è richiesta una grande sintonia tra questi due soggetti. Nel tempo questa sintonia è venuta meno e quindi ne ho preso atto – prosegue l’ex sindaco – È curioso che ci fosse una responsabilità rispetto a cose che non decidevo io».
A questo punto si attiverà tutta la procedura per la nomina di un nuovo presidente.
Il consiglio accademico – che vede presenti oltre al direttore Orio anche i maestri docenti Luciano Borin, Marina D’Ambroso, Diego Masutti, Stefano Patarino, Annalisa Londero, Giovanni Bonato e Veronica Farnararo – proporrà alla ministra una terna di nomi tra cui scegliere il successore di Zanonato.
I lavori in corso
Gli studenti del Pollini, tra l’altro, sono entrati da poche settimane nei nuovi spazi di Palazzo Foscarini, ristrutturati grazie a un accordo con Intesa Sanpaolo, che ha versato 1,8 milioni di euro di contributo, prevedendo il restauro completo dell’edificio, di cui un’ala è stata messa a disposizione del conservatorio e l’altra è diventata sede degli uffici dell’istituto di credito.
Adesso sono iniziati i lavori di restauro della vecchia sede, che si trova su via Eremitani, per cui la stazione appaltante è il Pollini, ma il responsabili dei lavori è il dirigente di Palazzo Moroni Domenico Lo Bosco.
«Mi sono occupato in maniera diretta di questi lavori – racconta Zanonato – Abbiamo provato ad accelerarli il più possibile, grazie alla conoscenza della macchina amministrativa e al rapporto ottimo con il sindaco Sergio Giordani».
Sindaco che ha anche avviato l’operazione auditorium, con l’acquisto dell’ex multisala Mpx che diventerà sala per la musica provvisoria nei due anni necessari per la completa ristrutturazione dell’auditorium Pollini.
I lavori inizieranno tra poche settimane e nel frattempo si realizzerà la progettazione esecutiva del restauro della sala di via Cassan.
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