Eventi in centro a Padova, scattano le nuove regole. Ecco cosa cambia, luogo per luogo

La stretta della Soprintendenza in accordo con il Comune. Chi rispetta la nuova normativa non avrà bisogno di autorizzazioni, altrimenti serve il rilascio di deroghe

Claudio Malfitano
Giostre in Prato della Valle: le nuove regole impongono lo stop per le giostre alte
Giostre in Prato della Valle: le nuove regole impongono lo stop per le giostre alte

Arriva la stretta su eventi e manifestazioni a Padova da parte della Soprintendenza. Un accordo di collaborazione con il Comune che definisce luogo per luogo cosa si può fare e cosa no per tutelare le aree monumentali della città. Il via libera è arrivato dalla riunione di giunta con l’imprimatur diretto del primo cittadino Sergio Giordani.

Il focus è sulla concessione temporanea di spazi pubblici all’aperto nel centro storico per manifestazioni ed eventi, con l’obiettivo di tutelare il patrimonio culturale. L’accordo, della durata di 36 mesi con possibilità di proroga, ha l’obiettivo di «semplificare le procedure autorizzative e a valorizzare il patrimonio storico-artistico e culturale della città».

Ecco cosa cambia

In pratica gli uffici di via Aquileia hanno stabilito tutto ciò che non si potrà fare. Le manifestazioni che rientrano in quello che è consentito dall’accordo non avranno quindi di ulteriori autorizzazioni da parte della Soprintendenza, risparmiando così sia tempo che spese per le pratiche. Per gli eventi più impattanti, invece, si dovrà andare in deroga. E non è detto che gli uffici di via Aquileia approvino eccezioni.

Le prime vittime sacrificali – quasi certe – sono le giostre in Prato per la festa di Sant’Antonio. Già lo scorso anno c’erano state parecchie difficoltà, ma nel 2025 il soprintendente Vincenzo Tiné sembra intenzionato a far rispettare il divieto di attrazioni più alte di 5 metri. Motivo per cui l’eventuale luna park dovrà essere limitato a piccole giostre.

A meno che non si trovi un posto diverso, possibilmente fuori dal Prato.

A rischio è anche la tradizionale manifestazione del Primo Maggio dei sindacati in piazza dei Signori: servirà un’autorizzazione speciale per montare il palco sotto Palazzo del Capitanio come di consueto. L’alternativa è spostare il palco su un altro lato della piazza.

E anche tutti gli eventi che posizionano gazebo sul Liston o sotto Palazzo Moroni dovranno rispettare i paletti fissati dalla Soprintendenza. L’interesse primario, infatti, è salvaguardare la visuale di tutti i monumenti cittadini.

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