Padova, falde a secco e alberi morenti. Un altro lago per salvarli
PADOVA. L’emergenza siccità non dà tregua a Padova e sta mettendo a dura prova i 10 mila alberi piantati dal Comune che per questo ha deciso un nuovo intervento per provare a salvare il nuovo polmone verde della città.
Dall’inizio della prossima settimana i giardinieri del Comune e della ditta Euroambiente (che ha in gestione il progetto dei nuovi alberi) potranno utilizzare oltre all’acqua del bacino di laminazione dello stadio Euganeo, come stanno già facendo, anche quella del lago di Padova Est, che si è formato nell’area commerciale di proprietà di Bricoman. E potranno disporre anche di un’autobotte in più (il numero sale da sette a otto) per raggiungere le aree verdi più bisognose e annaffiarle.
Più acqua e più risorse umane, quindi. Tutto questo per tentare di mantenere in vita il nuovo patrimonio arboreo della città: a rischio sono addirittura il 15-20% degli alberi piantati recentemente a fronte di una previsione iniziale inferiore al 5%. «Le condizioni straordinarie di siccità di questo periodo non erano prevedibili: ora la nostra missione principale è di salvare più alberi possibile» commenta l’assessore al Verde Antonio Bressa.
«Vogliamo riuscire ad annaffiare almeno una volta a settimana, con la speranza che sia sufficiente. Per questo stiamo potenziando le operazioni in tutti i modi. Non sappiamo ancora quanti alberi effettivamente riusciranno a sopravvivere: i conti si faranno a settembre. Quello che è certo è che quelli che moriranno verranno sostituiti in autunno». E, da contratto, sarà proprio l’azienda Euroambiente a occuparsi delle nuove piantumazioni.
L’INTESA CON BRICOMAN
«Ringraziamo Bricoman per la disponibilità che ci ha dato» commenta Bressa. «In questo difficile momento di siccità, dobbiamo assolutamente sfruttare i luoghi della città in cui c’è abbondanza di acqua».
Nell’area commerciale dove il prossimo anno partiranno i lavori per la realizzazione del centro commerciale Tecnomat by Bricoman, si è formato un laghetto, noto come il laghetto di Padova Est. L’acqua presente è di falda e quindi può benissimo essere utilizzata per annaffiare gli alberi.
«In questi anni in cui il cantiere è stato bloccato non si sono mai verificati sversamenti chimici. Per questo l’acqua è pura e possiamo utilizzarla per contrastare la siccità» assicura l’assessore.
«Grazie all’intesa con l’azienda possiamo quindi migliorare l’aspetto logistico e organizzativo delle operazioni di irrigazione. Inoltre, va considerato che essendo acqua di falda e non acqua piovana, il laghetto non può esaurirsi; potenzialmente, può essere uno strumento utile fino a fine emergenza».
I CITTADINI
I ringraziamenti dell’assessore, però, sono diretti anche ai cittadini che, straziati dal triste spettacolo degli alberi diventati sempre più aridi, si sono mossi spontaneamente per innaffiarli.
Già nei giorni scorsi sia i residenti di Montà che dell’Arcella si sono muniti di bottiglie e recipienti e hanno girato per le aree verdi annaffiando il maggior numero di alberi.
«Ringrazio moltissimo i cittadini che con grande generosità stanno contribuendo a dare acqua al nostro patrimonio arboreo, sono sicuro che grazie all’attività delle autobotti e al supporto dei cittadini riusciremo a ridurre i danni».
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