Padova, gara per bus e tram: si muovono i colossi del settore

Tedeschi e francesi potrebbero partecipare all’appalto insieme alla Tper. Ma la grande sfida è tra BusItalia e Trenord. Fino all’ultimo ricorso

PADOVA. E adesso si facciano avanti i concorrenti. Per anni si sono fatti i nomi, ora possiamo aspettare di vederli in città, con la busta dell’offerta in mano. I temibili francesi di Ratp-Dev, che gestiscono la metro di Parigi e che hanno vinto la gara per il trasporto locale in Toscana, contendendola fino alla fine - e anche oltre, dati i ricorsi - a BusItalia. O i tedeschi di Deutsche Bahn, quelli che gestiscono gli Eurocity che collegano Venezia a Verona e a Bolzano e su fino a Innsbruck e Monaco e che attraverso Arriva hanno già messo le mani su fette importanti di Tpl in Lombardia, in Friuli Venezia Giulia e in Piemonte.

Oppure la Tper, che dall’Emilia Romagna sogna di allargarsi al Veneto, sul ricco tavolo da risiko dei trasporti su gomma che in Italia solo quest’anno mette in palio una quindicina di appalti, tutti ricchissimi.

Ci saranno loro, forse, perché di certo c’è che i loro emissari sono stati visti in città a prendere informazioni sulla gara d’appalto. E ci saranno sicuramente le due braccia più lunghe di Fs, in una sorta di derby aziendale: BusItalia (che vede Fs insieme al Comune di Padova) e Trenord (Fs insieme a Ferrovie Nord Milano, cioè la Regione). La novità in campo è proprio l’azienda lombarda, che è cresciuta con i treni e che con i treni sta avendo problemi. L’incidente di gennaio a Pioltello (tre morti e 46 feriti) ha portato sotto inchiesta tutti i vertici dell’azienda, insieme a quelli di Rfi. La società ha avuto 40 milioni di perdite solo l’anno scorso a causa dei ritardi e delle inefficienze (oltre 2,5 milioni di posti persi a causa di ritardi e treni annullati, come ha rivelato il documento recuperato e pubblicato da Business Insider Italia). Solo a gennaio scorso, denuncia lo stesso rapporto, ci sono state 59 soppressioni totali di treni ogni giorno e 86 parziali oltre a 27 locomotori sostituiti e una perdita di 5.731 posti dalla mattina alla sera. Un quadro di inefficienze tragico che segue i 745 mila guasti censiti nel 2017.

Eppure Trenord ha ottenuto dalla Regione Lombardia il prolungamento del contratto di servizio fino al 2020 (con scelta che non è piaciuta all’autorità anticorruzione di Cantone) e continua ad allargarsi. In un passato non troppo lontano, era il 2014, a Venezia qualcuno pensava addirittura di affidare alla società milanese le linee regionali delle ferrovie venete, per “vendicare” i continui disservizi di Fs. Ora il trasporto su gomma è la sua nuova frontiera. L’anno scorso Fnm, che controlla Trenord, ha messo le mani sull 50% delle quote Atv che erano in mano alla provincia di Verona. E da gennaio di quest’anno, attraverso l’acquisizione della società La Linea spa, Fnm ha cominciato a espandersi nel Veneto. La Linea, infatti, ha il subaffido di linee extraurbane di Atv a Verona, di BusItalia a Padova e di servizio urbano ed extraurbano di Dolomitibus a Belluno e di Actv-Avm a Venezia, oltre che il servizio urbano di Schio e altri servizi a noleggio con Martini Bus. Un’incursione che non è passata inosservata e che, per ammissione del presidente di Fnm Gibelli, «rappresenta un tassello nella realizzazione del piano strategico 2016-2020 che prevede l’espansione del gruppo nel Nord Italia, in particolare nel trasporto su gomma». Ma Fnm dovrà fare i conti con una strategia altrettanto, se non più, agguerrita, quella di BusItalia, che punta a conquistare entro il 2026 il 25% del Tpl su gomma in tutta Italia. Non è un caso che BusItalia partecipi a tutte le gare in corso, una dozzina l’anno scorso, quindici quest’anno. L’azienda si è fatta avanti in Toscana, Friuli, a Parma, Pavia e Firenze. A volte vince (per esempio a Parma, ma poi la gara è finita sotto inchiesta), altre volte fa ricorso a oltranza. A colpi di ricorso ha ottenuto un affidamento ponte proprio con i francesi di Ratp-Dev in Toscana. Con ricorsi ha preso Pavia. La linea è combattere, fino all’ultimo. Per difendere le posizioni acquisite, anche preventivamente, come sta succedendo a Padova. Dove una certezza si può già avere: sarà una gara lunga.

Cristiano Cadoni
 

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