Padova, giovane prof del Bo trovato morto in casa

Matteo Griggio aveva 43 anni e dopo una brillante carriera insegnava a Biologia. La telefonata a un’amica: «Mi sento male»

PADOVA. «Matteo stava benissimo. Non ci saremmo mai immaginati una tragedia del genere». Sono increduli i genitori e la sorella di Matteo Griggio, 43 anni, professore associato del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, morto improvvisamente giovedì sera nella sua casa di Voltabarozzo.

Il docente, che viveva in un’abitazione singola in via degli Arditi in compagnia del suo amatissimo cane, verso le 21 di giovedì ha chiamato un’amica avvertendola di sentire dei dolori al petto. Quando la donna è arrivata di fronte all’abitazione, non è riuscita ad entrare in quanto Matteo Griggio non rispondeva né al campanello né al telefono, ed ha subito avvisato la Polizia.

L’ALLARME. Immediatamente giunti sul posto insieme ad un’ambulanza, gli agenti sono entrati nella villetta e hanno trovato Matteo disteso a terra di fronte all’ingresso. Il medico del 118 non ha potuto che constatare il decesso. La notizia della morte del giovane professore universitario ha scosso Camposampiero dove la famiglia, il papà Giancarlo titolare per molti anni del negozio di alimentari di via Bonora, la mamma Mara e la sorella Elisa, è conosciutissima. «Matteo mercoledì sera era stato a cena da noi e ieri mattina (giovedì) l’ho sentito per un’ora al telefono – racconta la mamma –. Era un ragazzo sportivo e non aveva avuto nessun problema fisico». La sorella Elisa ricorda solo che «in questi giorni sentiva una certa ansia che associava ad una ricerca che stava portando avanti».

Il papà Giancarlo, a lungo collaboratore della Pro Loco, è senza parole al solo pensiero di non poter più rivedere suo figlio del quale era orgogliosissimo per i successi universitari. A soli 43 anni la carriera di Matteo Griggio era già brillantissima. Dopo il diploma al liceo scientifico Tito Lucrezio Caro, Griggio aveva intrapreso gli studi universitari con l’unico obiettivo di studiare il mondo animale. «Mio fratello era etologo e la sua era una passione coltivata sin da bambino» ricorda la sorella Elisa. «Già alle scuole elementari – aggiunge la mamma Mara – la maestra Mion, di fronte alla sua curiosità per il mondo animale, gli diceva “farai il veterinario” ma lui rispondeva sempre “no, io studierò gli animali”».

MENTE BRILLANTE. Dopo gli anni da ricercatore negli Stati Uniti e al Konrad Lorenz Institute of Ethology e con un PhD conseguito all’Università di Padova in Biologia dell’evoluzione, Matteo Griggio, dal 2015, aveva iniziato a insegnare a Padova, dove teneva i corsi di “Biodiversità e comportamento” e “Biologia animale”. Nel 2011 era stato premiato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i suoi studi come uno dei ricercatori più giovani d’Italia. Una passione che era diventata lavoro e insegnamento fino al un tragico epilogo di giovedì. —


 

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