Padova, scoperto hotel abusivo: 30 stanze dentro all’ex ufficio

Stanze irregolari in un ex ufficio di piazzetta Gasparotto, multati i proprietari che dovranno regolarizzare l’edificio. Bressa: «Controlli per salvaguardare le attività oneste»

Luca Preziusi
L'ingresso della struttura ricettiva abusiva
L'ingresso della struttura ricettiva abusiva

Un vero e proprio hotel abusivo a due passi dalla stazione è stato scoperto dalla Polizia locale e i tecnici comunali. Già a gennaio, in una palazzina di passaggio Gaudenzio, dietro piazzetta Gasparotto, erano stati rilevati abusi edilizi con sedici camere da letto realizzate senza permessi in un ex ufficio. Pochi giorni fa, nello stesso edificio, ma ad un altro piano, durante un secondo sopralluogo, sono venute fuori altre tredici stanze in fase di costruzione.

Quindi, si tratta di quasi trenta alloggi completamente illegali nella palazzina dove fino a non molto tempo fa c’erano gli uffici e la sede di una banca. Una situazione che fotografa l’attuale stato di emergenza abitativa a Padova. Tutto viene trasformato in alloggi turistici, perfino gli uffici, spesso senza permessi, pur di approfittare dell’aumento dei visitatori della città del Santo dopo il salto di qualità dovuto al sigillo Unesco all’Urbs Picta.

I tecnici comunali hanno fermato tutto, multando i proprietari. Se adesso vorranno continuare dovranno chiedere il cambio di destinazione d’uso, pagando però il doppio degli oneri. Se invece dovessero rinunciare, dovranno presto ripristinare le condizioni originarie dei locali.

«Noi dobbiamo garantire la legalità e salvaguardare tutte le attività oneste, evitando una concorrenza sleale», spiega Antonio Bressa, assessore all’edilizia privata, «e su questo i nostri tecnici sono molto attenti, agendo tempestivamente per far rispettare le norme».

«Nell’immobile al piano secondo erano in corso lavori di riqualificazione edilizia finalizzati al cambio d’uso da direzionale a ricettivo con modifica delle partizioni interne», si legge nel verbale, firmato dall’architetto di Palazzo Moroni Mauro Geron, «e la realizzazione di nuovi locali con bagni ciechi e rifacimento ex novo degli impianti elettrici e idraulici».

Quindi prosegue: «Di fatto, le opere eseguite avevano già riorganizzato gli spazi interni, creando tredici camere con bagno e cambiando radicalmente la distribuzione planimetrica».

Al momento del sopralluogo non c’erano operai, ma il Bed & breakfast non risulta comunque ancora attivo. Tra gli abusi riscontrati a marzo c’è anche quello segnalato in via Annibale da Bassano, dove una ex officina è stata trasformata in appartamento, e un altro in piazzetta Conciapelli, dove una casa è stata divisa in tre miniappartamenti.

 

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