Padova, il Premio Galileo alla scrittrice Cristina Cattaneo

Cerimonia in aula magna del Bo. Vince "Naufraghi senza volto" 

PADOVA. È stato assegnato a Cristina Cattaneo, per il volume «Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo» (Raffaello Cortina Editore, 2018), il Premio Galileo 2019 per la divulgazione scientifica.

La cerimonia di consegna si è svolta a Padova, nell'Aula Magna del Bo. Cattaneo ha ottenuto 31 voti dalla giuria popolare, composta da 100 studenti universitari provenienti da tutta Italia e dagli studenti di 10 classi delle scuole secondarie di secondo grado, cinque della provincia di Padova e altre cinque di altre province d'Italia.

La cinquina finalista era composta anche da Roberto Defez, con «Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l'Italia» (Codice Edizioni, 2018); Pietro Greco, con «Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile» (Carocci Editore, 2017); Sandra Savaglio, con «Tutto l'Universo per chi ha poco spazio-tempo» (Mondadori, 2018) e Peter Wadhams, con «Addio ai ghiacci. Rapporto dall'Artico» (Bollati Boringhieri, 2017). Cristina Cattaneo è professore ordinario di Medicina Legale presso l'Università degli Studi di Milano e direttore del Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense); è coinvolta nell'identificazione dei migranti morti nei naufragi di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e del 18 aprile 2015.

Alla cerimonia è intervenuta la presidente della Giuria Scientifica, Elena Cattaneo, docente universitaria, farmacologa, biologa e senatrice a vita, secondo cui «la scienza va raccontata e spiegata a chi sta fuori dai laboratori. Gli scienziati che condividono le loro scoperte non scrivono ma per sé ma per tutti noi». 

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