Sir3, primo infortunio sulla monorotaia (incompleta): donna scivola e finisce in ospedale

L’incidente a Padova nel tratto di via Gozzi che collegherà Voltabarozzo alla stazione: settantenne portata ospedale per accertamenti. Il tracciato del tram con la pioggia rischia di diventare scivoloso soprattutto per moto e bici

Edoardo Fioretto
L’ambulanza in via Gozzi dove è avvenuto l’infortunio
L’ambulanza in via Gozzi dove è avvenuto l’infortunio

È bastato un passo falso perché una donna inaugurasse un triste primato: il primo infortunio sulle pedane della monorotaia (ancora incompleta) del Sir3 a Padova. È accaduto ieri mattina in via Gozzi, dove la scorsa estate sono passati i cantieri del tram, e un segmento dopo l’altro sono stati posati i basamenti di cemento su cui correrà la seconda linea serpentone lorenese, ossia la direttrice Stazione-Voltabarozzo.

Secondo il racconto di alcuni testimoni, intorno alle 9.30 la donna stava attraversando la strada nel tratto in cui via Gozzi è ancora chiusa al traffico. Ha posato il piede giù dal marciapiede ma le è mancato il passo quando ha provato ad affrontare la pedana di cemento del tram.

E così la settantenne è scivolata, trovandosi con la faccia sull’asfalto. I presenti hanno immediatamente chiamato i soccorsi, e sul posto si è precipitata un’ambulanza del 118. La donna, dolorante ma cosciente, è stata medicata sul posto e trasferita poi in ospedale con un codice minore per accertamenti. Nemmeno a dirsi: la donna non è in pericolo di vita.

Giovedì mattina la pioggia era battente, e l’asfalto di conseguenza umido. La settantenne, inoltre, sarebbe stata vista attraversare la strada a passo veloce. Due fattori che potrebbero avere concorso, insieme magari ad una calzatura non adeguata alla pioggia, al doloroso epilogo.

Ma la vicenda, per quando comunque legata in una certa misura alla sfortuna e del tutto imprevedibile, si porta dietro un primato: è il primo incidente sulle monorotaie del tram. Primato destinato a non rimanere solo a lungo.

Chiunque viva in città, e frequenti i rioni tra la Guizza e l’Arcella, conosce bene i pericoli nascosti delle piattaforme del Translohr. Le pedane in cemento, costruite per sostenere e agevolare il rotolamento delle ruote gommate del tram, sono il terrore degli scooteristi. Con la pioggia diventano come piste da pattinaggio sul ghiaccio: nel giugno 2016 un centauro è deceduto proprio per questo motivo. Un pericolo soprattutto nei tratti in cui le sedi stradali sono promiscue o scavalcano le monorotaie.

E le monorotaie stesse hanno causato più di quale spiacevole caduta di ciclisti, oltre a più di qualche osso rotto. In questo caso le ruote finiscono intrappolate nella monorotaia facendo perdere l’equilibrio ai conducenti, catapultandoli sull’asfalto.

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