Fugge all’alt, inseguimento in tangenziale: arrestato un 16enne

Non serve nemmeno specificare che non avesse la patente, e per non essersi fermato all’alt dei vigili è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale mentre il veicolo è stato sequestrato.

I fatti si sono verificati intorno alle 16 di mercoledì. Alcuni agenti della Polizia locale hanno organizzato un posto di blocco nelle vicinanze di via Chiesanuova, non distante da uno dei noti campi nomadi della città del Santo. L’obiettivo era quello di individuare e fermare un giovane sospettato, per l’appunto, di essersi messo più volte alla guida benché minorenne.

L’operazione è incidentalmente rientrata nella più grande indagine della Procura della Repubblica che ha di recente portato all’individuazione di una decina di minorenni delle comunità Rom e Sinti che non andavano a scuola: una ventina di genitori sono finiti nel registro degli indagati per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione dei minori, un reato ridisegnato dal cosiddetto decreto Caivano voluto dal governo Meloni che, nel settembre scorso, ha introdotto una serie di misure urgenti per contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile come per combattere il fenomeno della dispersione scolastica.

Dal controllo casuale, infatti, la Polizia locale ha poi scoperto che il ragazzo arrestato è uno di quelli finiti nel fascicolo.

Tutto è iniziato quando i vigili al posto di blocco nell’arteria Ovest della città hanno fatto scattare l’alt, ma il 16enne alla guida di un’utilitaria invece di premere sui freni ha dato gas, facendo scattare un inseguimento folle per le strade.

All’inizio si è gettato nel traffico di via Chiesanuova, imboccando poi la tangenziale. Il tentativo di fuga è stato tutt’altro che breve e il tutto si è concluso quando i vigili sono riusciti ad fermare il fuggiasco dopo 15 chilometri, ossia all’altro capo della città.

Il 16enne era da solo alla guida. Sul posto si sono anche precipitati i genitori e nonostante gli animi roventi la vicenda si è conclusa con l’arresto del giovane per resistenza a pubblico ufficiale, essendosi messo in fuga nonostante l’alt delle forze dell’ordine.

La sua posizione è ora al vaglio della Procura dei minori di Venezia. La vicenda, per fortuna, si è conclusa senza incidenti nonostante le manovre azzardate ad altissime velocità.