Slittano le iscrizioni a scuola, sale la protesta in provincia di Padova

Le scelte online partiranno solo il 21 gennaio, critici sindacati e presidi. Il provveditore chiarisce: «Serve più tempo»

Felice Paduano
L’ingresso di alcuni studenti delle superiori a scuola
L’ingresso di alcuni studenti delle superiori a scuola

Contrordine da parte del Ministero dell’Istruzione: le iscrizioni scolastiche, rigorosamente online, non iniziano più alle 8 di domani, ma slittano al 21 gennaio con la possibilità di fare una scelta fino al 10 febbraio.

Motivo? È lo stesso Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione del Ministero – guidato dall’ex provveditrice di Padova e del Veneto Carmela Palumbo – a comunicare, con un’apposita circolare, che lo spostamento delle iscrizioni di tutti gli ordini e i gradi (dalla materna statale agli istituti superiori) ha la finalità di «consentire alle scuole di effettuare una più ampia attività di orientamento ed alle famiglie di avere più tempo per una scelta ponderata».

Ventimila studenti coinvolti

In provincia di Padova gli alunni coinvolti sono circa 20 mila sui 103 mila studenti totali.

La decisione del ministro Giuseppe Valditara, arrivata tra la sorpresa generale di tutti gli addetti ai lavori, non è stata gradita né dai sindacati, né da tanti presidi e docenti.

«Non va bene – osserva Sandra Biolo, segretaria regionale della Cisl Scuola – In tutte le scuole sia i dirigenti e i docenti che il personale amministrativo hanno lavorato molto affinché tutto fosse pronto per l’8 gennaio, nonostante la scadenza fosse proprio alla fine di un lungo periodo festivo. Invece, in extremis, arriva il contrordine per lo spostamento al 21 gennaio. Con questa scelta in ogni scuola deve essere rifatta una circolare interna per avvisare le famiglie e deve essere replicato il lavoro che, dopo mesi di orientamento effettuato nelle ultime classi, era già vicino al capolinea».

Critici i presidi

Anche la preside dell’istituto tecnico commerciale Einaudi-Gramsci è critica nei confronti della decisione presa dal Ministero: «Secondo me la data della fine delle iscrizioni è stata spostata troppo in avanti, al 10 febbraio – spiega la dirigente Mara Marsilio – Le famiglie indecise restano tali per più settimane perché le scuole hanno già tarato tutte le attività di orientamento massimo sino alla seconda o terza settimana di gennaio, non oltre. Probabilmente, poi, il Ministero ha voluto spostare in avanti l’inizio delle iscrizioni per dare più tempo agli istituti tecnici e professionali di aderire al progetto (che è la grande novità dell’anno scolastico 2025-2026, ndr), che prevede il diploma in quattro anni di studi e non più in cinque ed altri due anni supplementari negli Its (istituti tecnici superiori). Una possibilità che hanno tutti i tecnici ed i professionali, ma che deve essere decisa e comunicata al Ministero entro il 14 gennaio».

Il dirigente provinciale

Nel dibattito è intervenuto anche il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Roberto Natale: «Le riforme degli ultimi anni, alcune ancora in corso di realizzazione, richiedono margini di flessibilità del sistema per consentire a tutti gli attori, scuole, studenti e famiglie di cogliere appieno le nuove opportunità».

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