Ancora tensione al Kfc, arriva la polizia e la baby gang fugge

Trenta ragazzini hanno molestato i clienti del fast food in galleria Garibaldi a Padova. La settimana prima un ventenne ha sfondato la vetrina

Edoardo Fioretto
Il presidio della polizia
Il presidio della polizia

Una serata blindata quella di sabato in Galleria Garibaldi. Dopo lo sfondamento della vetrina del fast food Kfc il 4 gennaio scorso, l’altra sera le forze dell’ordine hanno preferito non correre rischi.

Alle prime segnalazioni di possibili disordini hanno risposto in gran numero alla chiamata di assistenza.

Dopo l’arrivo di cinque volanti della polizia i circa trenta ragazzi che si erano radunati di fronte al locale a partire dalle 18 si sono subito dispersi.

Secondo alcuni testimoni, i giovani stavano molestando clienti e dipendenti, facendo smorfie attraverso le vetrine.

Si tratterebbe della stessa banda di cui fa parte il ventenne di nazionalità romena che alle 19.30 di una settimana fa ha colpito con un piede di porco la vetrina del fast food.

Un gesto compiuto per vendetta dopo essere stato cacciato dalla security interna del Kfc.

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L’allontanamento del ventenne, che non sarebbe stato nemmeno il primo secondo i dipendenti della catena americana, è scattato dopo che aveva iniziato a molestare i clienti all’interno del locale. In altre occasioni la banda aveva lanciato petardi tra i tavoli e minacciato di morte i commessi.

La stessa compagnia di giovani ha poi incitato il ragazzo romeno a compiere il danneggiamento. La scena di folle vandalismo è stata ripresa coi telefonini e ricondivisa sui social.

Il giovane è stato poi fermato in piazza Garibaldi e denunciato dai carabinieri intervenuti.

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Il caos in Piazza Garibaldi

L’episodio ha fatto emergere le preoccupazioni di residenti e commercianti della zona, che hanno espresso preoccupazione per i numerosi episodi critici avvenuti in tempi recenti, legati soprattutto a spaccio e pesanti liti in strada.

Alcune attività storiche, con oltre vent’anni di presenza in piazza Garibaldi, starebbero addirittura valutando la chiusura o il trasferimento. Alcuni hanno assunto vigilanti privati per assistenza nell’orario di chiusura, preoccupati per possibili rapine.

I residenti, esasperati, hanno anche avviato una raccolta firme da consegnare agli assessori di Palazzo Moroni. In risposta l’assessore alla Sicurezza Diego Bonavina ha sottolineato che la situazione è già nota, e che sono già state prese misure.

Lo stesso Kfc ha risposto assumendo più personale di sicurezza privata che controlla l’ingresso del locale. 

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