Padova, la posa delle pietre d'inciampo
Studenti e insegnanti dell'Università. Sono dedicate proprio a loro le sei "pietre d’inciampo" che alle 11 sono state collocate davanti al portone principale del Bo, in via 8 febbraio, a Padova, per ricordare la loro deportazione nei campi di concentramento. Parliamo dell’installazione artistica ideata dal tedesco Gunter Demnig, e da lui ribattezzata “Stolpersteine”, che è in tedesco significa appunto “pietra d’ inciampo” . Si tratta di piccoli memoriali dedicati alle vittime del nazismo, materialmente dei sampietrini realizzati con una superficie di ottone, sulla quale sono incisi i dati del deportato, che vengono posti nei selciati e marciapiedi di fronte agli edifici in cui vivevano le vittime ebree (e non) dei crimini di guerra nazisti. Un rito che dal 2015, a cavallo della Giornata della Memoria (27 gennaio) si compie ormai ogni anno. Le pietre d'inciampo installate oggi ricordano due docenti padovani, Augusto Levi e Alberto Goldbacher, e quattro studenti, la triestina Nora Finzi e tre ragazzi di origine straniera: Giorgio Arany, Giuseppe Kroò e Paolo Tolentino (video Bianchi)
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