Padova, l’Onda Palace rinasce dal ristorante panoramico e stellato. I lavori da metà settembre
PADOVA. Stavolta si parte. Dopo un primo annuncio di inizio lavori a maggio, ora la “deadline” per l’ex Onda Palace è stata spostata al 15 settembre. Arriverà una gru da oltre 100 metri per aprire il cantiere del grattacielo in zona industriale, che diventerà un centro direzionale dove ospitare uffici, studi professionali e una sorta di showroom per aziende. La chicca sarà il ristorante panoramico all’ultimo piano. E sarà proprio da lì che partiranno i lavori.
IL CANTIERE
Tra meno di un mese arriverà dunque la gru – considerata l’altezza è stato necessario attendere l’ok per lo spazio aereo da Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile – simbolo della rinascita di un edificio chiamato da tutti “ecomostro” anche per la sua storia controversa.
«In sinergia con i privati abbiamo trovato il modo per rigenerare quel palazzo – spiega Antonio Bressa, assessore all’edilizia privata – Un’operazione perfettamente in linea anche con le nostre politiche che puntano a non consumare altro suolo. Ci sarà una vera e propria trasformazione da elemento di degrado, sotto gli occhi di tutti, ad elemento di rinascita. La gru rappresenterà una sorta di baluardo, che io considero emblematico dell’intera operazione».
Si parte dal ristorante e dall’ultimo piano, ma entro la fine del 2023 l’ex Onda Palace sarà completamente restaurato all’esterno e completato all’interno con locali di classe energetica A, pronto ad ospitare decine di attività professionali. Tutto questo grazie ad un investimento di quasi 5 milioni di euro, messi sul piatto dall’imprenditore Agostino Candeo che, a maggio dello scorso anno, si è aggiudicato l’immobile all’asta: la sua era l’unica offerta.
IL FUTURO
Oggi, tra via Panama e corso Spagna, di fronte ad Interporto, c’è uno scheletro di cemento con gli esterni quasi ultimati ma imbruttiti dall’incuria e gli interni al grezzo, lasciati al completo degrado.
L’obiettivo di Candeo è quello di realizzare un moderno polo di uffici, caratterizzato da una nuova veste bronzata di ottone per l’esterno, già progettata dall’architetto Nicola Fabris.
Il palazzone è in una posizione strategica, a ridosso del casello di Padova Est, perfetto per ospitare uffici direzionali, sale riunioni, spazi di coworking e sale dedicate alla meeting industry. Tra questi ci sarà il quartier generale del gruppo “L’Arte di abitare”, il franchising immobiliare che fa capo a Candeo e alla sua Industrie Edili Holding, con il socio Romano Alberto Pedrina.
È previsto anche un grande spazio espositivo, all’interno del quale verranno ricreati appartamenti campione e spazi abitativi reali, per consentire ai potenziali acquirenti di poter toccare con mano materiali, finiture e arredi di design e una sala conferenze che potrà essere utilizzata sia dal Comune che da Interporto.
IL RISTORANTE
Uno dei pezzi forti del futuro edificio sarà il ristorante all’ultimo piano. Il locale sarà gestito da due soci, due nomi prestigiosissimi: Lionello Cera, anima, assieme ai fratelli Daniele e Lorena e alla moglie Simonetta, della famosissima “Antica Osteria Cera” a Lughetto di Campagna Lupia, in provincia di Venezia, due stelle Michelin, e da Stefano Vio, lo chef trevigiano che a Venezia-Sestiere Santa Croce, guida la cucina del ristorante “Zanze XVI”, una stella Michelin.
Vio è considerato uno dei nuovi “mostri sacri” della cucina internazionale. L’inaugurazione è prevista nell’autunno del 2023.
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