Piazza Cavour si tinge di blu per l’Europa: duecento tra cittadini e politici

La manifestazione sulla scia di quelle di Roma, Bologna e Firenze. L’artista Armano: «Ora non si può restare alla finestra». L’assessora Colonnello ha letto alcuni passi del Manifesto di Ventotene

Felice Paduano
Un momento della manifestazione in piazza Cavour (foto Bianchi)
Un momento della manifestazione in piazza Cavour (foto Bianchi)

Dopo il grande successo ottenuto in piazza del Popolo a Roma lo scorso 15 marzo, in occasione della manifestazione Una piazza per l’Europa, organizzata dal giornalista di Repubblica Michele Serra, domenica si sono svolte delle repliche anche a Bologna e Firenze, promosse dai sindaci Matteo Lepore e Sara Funaro. E non è stata da meno anche Padova, dove piazza Cavour è diventata il palcoscenico dell’incontro organizzato dal Movimento federalista europeo. Nonostante il vento freddo dell’Est, e l’ora insolita, si sono trovate assieme oltre duecento persone.

Tra i presenti anche i consiglieri comunali Nereo Tiso, Etta Andrella, Anna Barzon e Luigi Tarzia. E ancora Amelio Barco, Renzo Fornasiero, Salim El Maoued, Alessandro Tognon, Cinzia Borgato, l’artista Elio Armano, con una bandiera europea per mantello e la scritta “Con una nuova Europa c’è anche Gaza”. Poi Angelo Zuppardo, e Floriana Rizzetto, presidente dell’Anpi

Gli interventi, coordinati da Gian Luca Bonato, sono andati avanti per un’ora. Hanno preso la parola l’assessora Margherita Colonnello, che ha portato i saluti anche del sindaco. Dopo la lettura di alcuni passi del Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, l’assessora ai Servizi sociali ha tenuto una vera e propria lezione magistrale sui valori sempre attuali dell’Unione europea e sui diritti che siamo tenuti a difendere. Il segretario cittadino del Partito democratico Franco Corti ha ricordato le idee europeiste di David Sassoli, ex giornalista e politico scomparso nel 2022.

A proposito del dibattito in corso all’interno del Pd tra chi si schiera per il riarmo per i Paesi europei e chi, invece, è contrario, in piazza si è ricordato che l’Unione Europea è nata proprio con l’obiettivo di mettere fine a tutte le guerre in corso.

Elio Armano, scultore e militante politico, ha preferito mettere nero su bianco per esprimere la sua opinione: «Sono stato in piazza Cavour spinto da un sofferto dovere civico perché, in questo momento storico, non si può restare alla finestra», ha osservato. Proseguendo poi: «L’Europa è il cantiere precario di un progetto impreciso, colto impreparato dall’uragano trumpiano e dalla guerra di Putin. A ottant’anni non ho bisogno del kit di sopravvivenza e né abbiamo bisogno di assistere ad una scomposta e confusa corsa verso i riarmi sovranisti. Abbiamo bisogno di un’eccezionale spinta culturale, ideale, identitaria ed economica, capace di quello sguardo lungo, che avevano i padri fondatori e che oggi manca, anche se è difficile agire assieme e non farsi tentare dalle legittime e diverse interpretazioni. Per questo c’è bisogno di dirimerle in corso d’opera senza divisioni», ha riflettuto.

E conclude: «D’altronde non ci potrà essere un’Europa nuova senza la partecipazione dei cittadini. Autorevolezza e forza, capacità di visione, difesa dei diritti, comprensione delle ragioni dei popoli a partire di quelle dei palestinesi deve essere l’arma più potente della nuova Europa».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova