Padova. Nuova chiesa russo-moldava in via Longhin, sì del Comune

PADOVA. Hanno acquistato il terreno alcuni mesi fa, ora aspettano la variante urbanistica. Ma il Comune sembra intenzionato a non porre ostacoli alla costruzione della nuova basilica per la comunità ortodossa di rito russo, che a Padova riunisce soprattutto la comunità moldava (ci sono anche alcuni russi e ucraini). Un'opera che costerà alcuni milioni di euro (pare più di 5) e che sarà finanziata interamente con le donazioni dei fedeli.
Verrò realizzate in via Longhin, accanto all'area dove già oggi si radunano i camioncini che partono per la Moldavia e che per questo è nota come "Interporto moldavo". Sarà una parrocchia da 700 posti con annesso centro culturale. Ospiterà i fedeli, guidati da padre Vassilij Scestovskij, che attualmente si riuniscono nella piccola chiesa di via Santi Fabiano e Sebastiano che adesso però non è più agibile.
Solo nella città di Padova i moldavi sono più di 4 mila, ma la chiesa riunirà i fedeli da tutto il Veneto come punto di riferimento della comunità ortodossa di rito russo, che quindi fa riferimento al patriarcato di Mosca guidato da Kirill I (Cirillo). Un'altra parte della comunità moldava invece fa riferimento alla chiesa ortodossa di rito latino, quindi al patriarca di Romania Daniel, e si riunisce nella chiesa di Santa Parascheva in via Tunisi.
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