Padova, nuova stangata per le famiglie: i libri di scuola costano il 5% in più

Con il rientro in classe ancora un rincaro, non elevato ma pesante perché si aggiunge a inflazione e caro-bollette. L’Adico: «Puntate sui libri usati”

PADOVA. Dopo il caro-bollette e l’inflazione sui beni di largo consumo, un’altra batosta è pronta ad abbattersi sulle famiglie padovane che hanno figli: il rincaro dei libri scolastici. In vista del 12 settembre, quando 103 mila ragazze e ragazzi torneranno in aula, si inizia a fare il conto dei volumi didattici da acquistare. La stima – realizzata dall’Adico – è di una media di 25 euro in più rispetto all’anno scorso. Con spese anche molto varie: si va dai 110 euro per uno studente di seconda al Duca degli Abruzzi fino ai 440 euro del terzo anno (primo liceo) del classico Tito Livio. Spese che però possono lievitare ancor più se nella lista dei libri di acquistare entrano uno o due vocabolari, solitamente pagati 80-100 euro ciascuno. «Non è tanto il caro-scuola a pesare sulle famiglie, ma il fatto che si aggiunge ai tanti rincari di questi mesi», spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico.

LE SPESE PER OGNI SCUOLA. Il record di spesa per i libri si registra al primo liceo del classico Tito Livio (440,75 euro) anche se gli iscritti in quarta ginnasio possono sborsare fino a 580 euro, se devono acquistare i vocabolari di greco e di latino. La dotazione di libri risulta ancora molto – forse troppo – ampia, si può arrivare fino a 20 testi scolastici, come nel caso dello stesso liceo classico dove si rileva la presenza del libro più costoso fra quelli analizzati: è un testo di grammatica che viene 52,70 euro. Al linguistico paritario Dante Alighieri, invece, si evidenzia il record dei testi di nuova adozione quindi assenti nel mercato dell’usato: il primo anno, 5 su 14 libri da comprare; il secondo 9 su 17; il terzo 8 su 13; il quarto 13 su 16 mentre per il quinto il numero di nuove adozioni si riduce notevolmente.

Infine, alcuni istituti – secondo l’analisi dell’Adico – non sono riusciti a rispettate il tetto di spesa fissato dal governo. Un esempio è il tecnico commerciale Calvi: il quarto anno la spesa complessiva è di 244,40 euro con un tetto di 235,55 mentre il quinto anno, il costo dei libri è di 221 euro contro i 214,83 fissati dal ministero.

ACCESSORI E ZAINI NON AUMENTANO. Per quanto riguarda il caro-scuola, infine, l’inflazione morde molto meno di altri settori: è un più 5% che, come detto, si può tradurre in circa 25 euro in più a studente rispetto all’anno passato Guardando agli accessori, si pagano fra i 50 e i 120 euro per uno zaino, fra i 10 e i 20 euro per un astuccio, fra i 5 e i 15 euro per un diario. Sostanzialmente in linea con il 2021. «Per almeno un terzo delle famiglie padovane sarà molto più complesso degli anni passati comprare la dotazione scolastica e più di qualcuno sceglierà di prendere a settembre solo una parte di libri, per completare gli acquisti nei mesi successivi», spiega Garofolini.

Come risparmiare? «Bisogna anzitutto puntare sui libri usati e sugli acquisti scontati», è il consiglio dell’associazione dei consumatori.

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