Padova, oggi il mapping domani le luci a led. Su Santa Giustina non calerà più il buio

Centinaia di cittadini chiedono di prolungare le proiezioni. Ma intanto il Comune ragiona su un’illuminazione definitiva
Luca Preziusi
La chiesa di Santa Giustina illuminata con il mapping che mostra la facciata come era un tempo
La chiesa di Santa Giustina illuminata con il mapping che mostra la facciata come era un tempo

PADOVA. Santa Giustina mai più al buio. A grande richiesta, sulla facciata della basilica di Prato della Valle, rimarrà il videomapping che simula il progetto mai realizzato per abbellire l’edificio. Nel frattempo la giunta ha dato l’ok al finanziamento della nuova illuminazione monumentale, esattamente come quella che da anni c’è sulla più “popolare” basilica del Santo.

In queste settimane sono arrivate infatti un centinaio di mail da parte dei cittadini e residenti per chiedere di non spegnere il mapping con la chiusura delle feste, così come accaduto invece da domenica su tutti i palazzi storici e le altre chiese della città.

L’amministrazione ha deciso di accontentarli, promettendo di tenere in funzione le proiezioni fino a quando non sarà completata l’opera di “irraggiamento” che finalmente non abbandonerà più alle tenebre Santa Giustina.

IL DERBY

Santa Giustina è considerata una specie di sorella minore del taumaturgo Antonio. Molto meno attrattiva turisticamente e meno appariscente del Santo, che viene preso d’assalto dai pellegrini (e non solo), ma preferita da molti fedeli perché più intima e povera rispetto alla rinomata e lussuosa basilica, tanto da far nascere nel corso degli anni una sorta di “derby” tutto padovano su quale sia più affascinante.

Oggi l’abbazia di Santa Giustina in Prato della Valle si è guadagnata la parità, almeno in termini di illuminazione, e potrà brillare come merita. Infatti, tralasciando il Santo, abbondantemente illuminato di sera e avvantaggiato dalla fama e dai pellegrinaggi, tutte le maggiori chiese storiche d’Italia hanno una sobria luminosità anche di notte che ne valorizza l’architettura e la spiritualità.

Anche per questo nel corso dell’ultimo anno c’è stata una trattativa e una collaborazione con i monaci di Santa Giustina per formalizzare il progetto e portarlo al traguardo entro l’estate.

LUCI PER SEMPRE

«L’illuminazione natalizia ha dato risalto alla facciata e quindi abbiamo pensato di mantenere la luce in maniera permanente», spiega il vicesindaco, Andrea Micalizzi. Un progetto da 55 mila euro, approvato nella giunta di ieri e che prevede un impianto di illuminazione a led che di sera ravviverà sia la facciata che la fiancata della basilica, attualmente (e da sempre) lasciate invece al buio. Ad oggi, infatti, solo le cupole sono illuminate.

«L’operazione del videomapping ha suggerito l’ipotesi di una valorizzazione della basilica», prosegue Micalizzi. «Abbiamo quindi finanziato un intervento importante, in modo tale che ne usufruisca la chiesa, ma che sia anche impreziosita tutto Prato della Valle, dove già abbiamo lavorato per una completa riqualificazione».

La prossima fase è quella del finanziamento. Subito dopo si partirà con la progettazione, che sarà concordata con la Soprintendenza: «Ora partirà l’interlocuzione con via Aquileia, ma credo che entro la fine dell’inverno avremo il progetto e poi non sarà un’installazione complicata», è sicuro Micalizzi.

In realtà l’idea è nata un anno fa, quando il sindaco Sergio Giordani aveva lanciato l’ipotesi, iniziando contemporaneamente un confronto con il padre abate, Giulio Pagnoni: «Servirà un lavoro di valore e di grande perizia tecnica, ma sono sicuro che avremo ancora più bellezza e ancora più spiritualità in una delle zone più belle di Padova, dove già abbiamo portato a termine la ristrutturazione dell’ex Foro Boario» disse all’epoca il primo cittadino.

VIDEOMAPPING NATALlZIO

Fino ad allora, comunque, sulla facciata di Santa Giustina, all’imbrunire, sarà proiettato il mapping che la maggior parte dei padovani hanno visto durante le vacanze di Natale. «In moltissimi ci hanno chiesto di mantenere l’illuminazione», spiega l’assessore agli eventi, Antonio Bressa, «perché a differenza del videomapping sugli altri palazzi storici, quello su Santa Giustina ha un significato diverso».

«Sulla facciata viene proiettata l’immagine di come sarebbe potuta essere in base a vecchi progetti. Abbiamo recuperato quel progetto e si è creata una sorta di magia attorno a Santa Giustina, alla quale i padovani non vogliono rinunciare. È un tema che non è quindi abbinabile solo alle festività, ma recupera un elemento culturale importante. Abbiamo deciso di proseguire almeno fino a quando non sarà definitivamente illuminata tutta la chiesa».

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