Padova, palazzi storici ed ex filiali le banche cedono i gioielli

In vendita un tesoretto immobiliare che supera i 50 milioni di euro. Dagli stabili nelle piazze Eremitani e Cavour alle torri del Triblock e della Stanga
PERTILE - CASSA DI RISPARMIO PIAZZA EREMITANI PERTILE - CASSA DI RISPARMIO PIAZZA EREMITANI
PERTILE - CASSA DI RISPARMIO PIAZZA EREMITANI PERTILE - CASSA DI RISPARMIO PIAZZA EREMITANI

PADOVA. Immobili storici di pregio nel cuore della città, ex uffici e filiali in zone direzionali relativamente recenti, come “La Cittadella” della Stanga, o più vecchie come il cosiddetto Triblock che fino a qualche anno fa era il cuore pulsante del distretto finanziario padovano. Da simboli del potere a tesoretto immobiliare che, archiviata la stagione della grandeur, le banche più radicate nel padovano hanno messo prontamente sul mercato. Tra vecchie (ovvero messe in vendita già da qualche tempo) e nuove opportunità l’elenco è lungo. In centro storico, ad esempio, ci sono Palazzo Foscarini in piazza Eremitani (di proprietà di Intesa Sanpaolo), l’edificio settecentesco di piazza Cavour (appartenuto alla famiglia nobile Donà) sede di una filiale di Antonventa Mps; il palazzetto di via Porciglia di Cassa di risparmio del Veneto; i cinque piani, sempre di Mps, dello stabile tra corso Garibaldi e le vie Cittadella e San Fermo; i tre piani del palazzo dei primi del ’900 (ancora di Antonveneta Mps) di via Verdi.

PD 05 agosto 2005 G.M. Palazzine Cassa di Risparmio. via Porciglia. (TOSATTO) Palazzine Cassa di Risparmio - Tosatto
PD 05 agosto 2005 G.M. Palazzine Cassa di Risparmio. via Porciglia. (TOSATTO) Palazzine Cassa di Risparmio - Tosatto

Difficile fare una stima complessiva del valore degli immobili, ma dando una rapida scorsa alle proposte di vendita di Intesa Sanpaolo, Mps e Unicredit si va agevolmente vicini ai 50 milioni di euro. Il prezzo, come noto, lo fa il mercato e non a caso diversi di questi immobili sono da tempo sul mercato. Per i pezzi più pregiati, però, le offerte non mancano. A fine gennaio scorso, ad esempio, il complesso di 10 piani di via Delù di Intesa Sanpaolo è stato ceduto per 2,7 milioni a Fabrica Sgr.

BARSOTTI - PIAZZA CAVOUR
BARSOTTI - PIAZZA CAVOUR

Diverso il discorso che riguarda Palazzo Foscarini di piazza Eremitani. Come noto l’immobile è stato a lungo al centro del progetto “Casa della musica” (o auditorium) durante la precedente amministrazione comunale. Dopo l’avvicendamento a Palazzo Moroni il progetto è stato messo in archivio e l’immobile è tornato sul mercato. In realtà la vendita è stata tenuta in stand by per valutare l’eventuale interesse della nuova giunta per un progetto comunque al servizio della città. I tempi, però, ora sembrano maturi per una valorizzazione, al punto che l’immobile potrebbe presto entrare in un fondo ad hoc attraverso il quale Intesa Sanpaolo vuole valorizzare una parte del suo patrimonio immobiliare. Un occhio di riguardo rispetto alla possibilità di mettere Palazzo Foscarini a disposizione della città, comunque attraverso una vendita, rimane ma il tempo trascorso fin qui senza alcuna avance fa supporre che non ci sia alcun piano al riguardo.

Non ci sono, come detto, solo palazzi storici. Tra Unicredit e Mps, ad esempio, ci sono metrature più che abbondanti in via Masini e piazza Zanellato, ovvero alla “Cittadella”. Ma non solo, visto che il Monte ha messo in vendita i nove piani (di cui due interrati con caveau) del complesso vetrato di piazza Salvemini al Triblock. Tutto questo senza entrare nel merito delle filiali sparse per la provincia. A fine dicembre scorso gli sportelli nel Padovano erano 578; negli anni d’oro (2009) si viaggiava a un centinaio in più.

Matteo Marian

m.marian@mattinopadova.it

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