Padova, parcheggio selvaggio in piazza Duomo

PADOVA. Auto parcheggiate sulla corsia riservata a bus e taxi in piazza Duomo. Il fenomeno è noto in città ma probabilmente ieri mattina era più evidente di altre volte. E così per tutta la giornata è stato un tam-tam di foto e commenti su Facebook con piazza Duomo invasa. Che poi in realtà si chiama via Vandelli, stradina di collegamento del centro storico puntualmente sull’altare sacrificale di uno dei “riti” padovani più diffusi: la colazione al bar Duomo.
A denunciare la situazione, ancora una volta, è la pagina Facebook inCivilis Padova, comunità nata per segnalare l’inciviltà di chi posteggia le auto in barba alle regole.
Se largo Europa diventa la fiera dell’inciviltà il venerdì e il sabato sera, via Vandelli e piazza Duomo entrano in questa speciale classifica la domenica mattina. «La terza auto (quella coperta dalla ciclista) è una Ferrari color antracite. Ferrari che mi pare sia un’assidua frequentatrice della Ztl e dei parcheggi selvaggi» commenta un frequentatore della pagina Facebook. Insomma, queste soste fuorilegge producono notevole disagio, oltre che una buona dose di fastidio a chi invece le regole le rispetta. Bus e taxi, per transitare, devono impegnare la corsia opposta. È vero che di domenica il traffico è ridotto ai minimi termini, ma questo non basta a placare le polemiche.
Dal punto di vista tecnico c’è una spiegazione e chiama in causa il funzionamento dei varchi della zona a traffico limitato. La domenica mattina sono attivi solamente quelli del comparto piazze e riviere. Quello di via Vescovado, invece, è spento e consente a tutti di raggiungere piazza Duomo in auto.
«L’amministrazione comunale sta ripensando tutta la zona blu, quella regolata dai varchi Ztl» spiega Lorenzo Fontolan, comandante della polizia municipale. «È aperto un tavolo tecnico presieduto dal vicesindaco e si stanno esaminando diverse soluzioni».
Per dare la portata del fenomeno Fontolan fornisce un paio di numeri: «Nel 2017 sono state staccate 27 mila multe per divieto di sosta e nei primi mesi di quest’anno il trend è addirittura in crescita».
Certo è che Padova presenta zone più “calde” da questo punto di vista, rispetto a tutte le altre. «Largo Europa, davanti a Baessato, è un’altra area problematica» ammette il comandante dei vigili. «Credo comunque che certi fenomeni vadano gestiti da un punto di vista strutturale. Per questo si stanno rivedendo gli orari di apertura e chiusura dei varchi. Per questo si sta pensando anche a un modo per monitorare non solo l’entrata delle auto in Ztl ma anche l’uscita. Insomma, un sistema che verifichi non solo chi entra legittimamente ma anche chi permane troppo».
e.ferro@mattinopadova.it
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova