«Padova parla di città metropolitana solo quando le fa comodo»
«Il tram a Voltabarozzo sarebbe una tragedia». Non ha fatto tanti giri di parole, l’altra sera, Enrico Rinuncini, ripetendo la sua posizione sulla linea 3 del tram, che ha come capolinea designato Voltabarozzo, a pochi metri dal confine con Roncaglia. Netta la distanza tra il Comune sannicolese e Padova, nonostante le amministrazioni siano affini per colore: «Il capolinea a Voltabarozzo farebbe lievitare il traffico sulla nostra statale, già insostenibile. Per questo, da mesi, chiediamo che Padova ci aiuti a chiedere l’allungamento del tragitto fino all’Agripolis di Legnaro. Proprio su questi grandi temi», ha insistito Rinuncini, «è utile ragionare come città metropolitana. Ma ho come la sensazione che si parli di città metropolitana solo quando fa comodo a Padova». Ancor più deciso Paolo Schiavon, segretario del circolo sannicolese del Pd: «A chi vincerà le primarie del Comune di Padova, chiunque esso sarà, chiederemo di supportare questa nostra richiesta». E avverte: «O la città metropolitana c’è sempre, anche per lavorare per il bene dei Comuni della cintura, oppure, per quanto ci riguarda, non esiste nemmeno». (an.c.)
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