Padova si sveglia con un pesce d’aprile: le vie del centro cambiano nome
Via Polemicus, via Mario Bovis, via San Giordani. Il tribuno della Goliardia: «In un’epoca in cui cui è sempre più difficile scherzare, bene trovare il giusto compromesso tra una beffa e l’interruzione di pubblico servizio»

I cartelli stradali delle vie del centro di Padova hanno cambiato nome dalle prime luci dell’alba di questo primo aprile.
E quindi le vie San Canziano, San Francesco, dei fabbri, del municipio, delle piazza, VIII febbraio nonché Piazza delle Erbe si sono trasformate in via Polemicus, via Mario Bovis, via San Giordani e altre buffe storpiature che di certo han catturato l’attenzione dei passanti, disorientati, strappandogli forse un sorriso. Pare proprio che Padova si sia svegliata preda di quello che a tutti gli effetti è un “pesce d’aprile”.
Opera di chi? Contattato per scrupolo il tribuno della Goliardia Galileus Polemicus Bovis X, nome d’elezione del dottorando in Ingegneria aerospaziale Federico Toson, non ha rivendicato la paternità del gesto ma lasciato intuire qualcosa. «In un’epoca in cui cui è sempre più difficile scherzare, bene trovare il giusto compromesso tra una beffa e l’interruzione di pubblico servizio», ha dichiarato Toson.
Le ultime azioni orchestrate in città dalla decina di ordini del tribunato padovano risalgono all’8 febbraio, festa delle matricole, e al 6 marzo, da loro detto “marso”.
Di norma è il Maximus Giardae Ordo Padua - la «Giarda» che come simbolo ha il giullare - a sorprendere la cittadinanza in questa giornata di primavera, tant’è che stasera banchetterà nella consueta cena gioviale di inizio aprile. Ma in questo caso i goliardi dell’ordine supremo hanno battuto gli altri sul tempo, inscenando una sorta di promemoria.
Il messaggio è chiaro: mai prendersi troppo sul serio né perdere i momenti di gioco e satira, a loro avviso ultimamente troppo sopiti. Con l’occasione un assaggio del loro umorismo è arrivato anche ai turisti che non lo conoscessero.
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