Padova, auto vandalizzate e finestrini rotti anche al Santo: «Ora telecamere intelligenti»

La denuncia della consigliera della lista Giordani Battistella: «Nel 2025 abbiamo una videosorveglianza che non usa l’AI»

Claudio Malfitano
Una delle auto vandalizzate nei giorni scorsi in zona Santo
Una delle auto vandalizzate nei giorni scorsi in zona Santo

«La seconda volta in 15 giorni». Fa fatica a trattenere la rabbia e un pizzico di frustrazione Valentina Battistella, consigliera comunale della lista Giordani e molto vicina all’ex parlamentare Maurizio Saia, nel raccontare la disavventura degli atti vandalici subiti dalla propria auto parcheggiata in centro storico.

«Non parliamo di aree periferiche o isolate – racconta – ma di una zona sensibile come quella del Santo e dell’Orto botanico. Qui, ogni notte, decine di auto vengono vandalizzate in cerca di improbabili bottini. È una situazione insostenibile, che colpisce sia i cittadini che i visitatori della nostra città».

Battistella sottolinea l’urgenza di politiche integrate per la sicurezza urbana, sfruttando al massimo la tecnologia: «Nel 2025, è impensabile non avere ancora attivato sistemi di analisi video intelligente, che potrebbero segnalare comportamenti sospetti in tempo reale».

I vandalismi

Ormai da diversi mesi in città si registrano episodi di finestrini rotti e tentati furti nelle auto, in diversi quartieri e anche in centro. Tra le zone più colpite ci sono via Loredan, il Portello e il rione San Giuseppe.

«A me è accaduto in zona Santo: un sito sensibile, quindi maggiormente sottoposto a rischio. Una zona presidiata durante il giorno, ma la notte? – racconta ancora Battistella – Lo vedono tutti i giorni i carabinieri della stazione di Prato della Valle, alla quale arrivano i malcapitati di turno, che spesso si limitano a fare una segnalazione perché in auto non è stato prelevato nulla».

«Le segnalazioni che ho raccolto in questi giorni arrivano da diverse zone della città: stazione, zona ospedali, Sacra Famiglia, Arcella».

I controlli

«È necessario fare, come amministrazione, una riflessione seria sulla sicurezza e sull’azione di controllo del territorio che dovrebbe essere fatta anche dalla Polizia locale, in sinergia con le forze dell’ordine», chiarisce Battistella.

La consigliera comunale invita a rivedere l’organizzazione della Polizia locale: «Credo sarebbe opportuno destinare personale qualificato a una maggiore attività di controllo del territorio, potenziando le pattuglie presenti in città e pianificando presidi fissi, in orari diversificati, nelle zone più delicate. Se non viene dato un segnale immediato, anche a fronte di episodi apparentemente poco significativi, si rischia un’escalation di questi fenomeni».

Telecamere intelligenti

Tra le proposte di Battistella per la sicurezza urbana c’è l’uso della tecnologia, un campo in cui Padova sembra essere rimasta indietro.

Il sistema di videosorveglianza cittadino, progettato nel 2014 da Saia come assessore alla sicurezza, è stato gradualmente sviluppato grazie ai fondi disponibili. Oggi conta circa 900 telecamere attive 24 ore al giorno, collegate alla centrale della Polizia locale di via Gozzi e utilizzate anche dalle altre forze dell’ordine.

«Dal 2014 sono stati fatti investimenti significativi per l’installazione di telecamere, ma queste vengono usate prevalentemente a posteriori, quando il danno è ormai fatto – spiega Battistella – Occorre attivare al più presto la funzione di “analisi video intelligente” nelle aree di parcheggio e negli spazi urbani. Questo permetterebbe di segnalare comportamenti sospetti in maniera preventiva alla centrale operativa della Polizia locale».

Battistella conclude con una metafora: «Non aver attivato questa tecnologia, oggi facilmente accessibile grazie all’intelligenza artificiale, equivale a guidare una Ferrari come fosse un’utilitaria».

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