Padova, Scienze politiche a numero chiuso: scoppia la protesta degli studenti
Il consiglio dello storico corso di laurea ha preso la decisione di bloccare gli accessi. L’Udu: “Lo studio è un diritto, l’ateneo stanzi nuovi fondi”
PADOVA. Il numero chiuso in uno dei corsi di laurea più importanti e “turbolenti” dell’ateneo padovano. Lo ha deciso il Consiglio di Corso di Scienze Politiche, Relazioni internazionali e Diritti umani, che martedì 9 novembre, ha votato la proposta di inserimento dell’accesso programmato al corso di laurea. Per sopperire al limitato numero di docenti e personale e alla mancanza di spazi in cui tenere le lezioni, è stata presa la decisione di limitare l'iscrizione degli studenti.
Immediata è scoppiata la protesta degli studenti: “Impedire agli studenti di scegliere liberamente il proprio percorso di studi non è una proposta accettabile” Dichiara Imane Kamil, rappresentante per Udu Padova a Scienze Politiche, “l’Ateneo stanzi subito le risorse necessarie per assumere nuovo personale e individuare nuovi spazi per il crescente numero di studenti.” Le iscrizioni a Scienze Politiche hanno anche subito un forte aumento dopo l'introduzione del numero chiuso in altri corsi di Laurea, come Sociologia e Servizio Sociale. “Come rappresentanti siamo fortemente contrari al numero chiuso, che limita difatti la libertà di scelta degli studenti e rischia di far aumentare le iscrizioni negli altri corsi senza numero chiuso”, dichiara Giuseppe D’Arelli, rappresentante di Scienze Politiche per Udu Padova, “Gli studenti non possono e non devono soffrire le conseguenze di una simile disposizione, il nostro Ateneo deve investire maggiormente sugli spazi e sulla didattica, che dovrebbe essere la priorità”.
"Come Unione degli Universitari siamo fortemente contrari al numero chiuso e non possiamo accettare che questo dipenda dalle carenze dell'Ateneo." Dichiara Domenico Amico, Coordinatore di Studenti Per Udu Padova, "L'Ateneo non può continuare ad investire sull'aumento degli immatricolati senza strutturare un piano di investimenti in spazi e reclutamento. Se il numero di iscritti al momento è ingestibile, l'Ateneo deve rispondere stanziando fondi e quindi aumentando il numero di spazi, docenti e personale. Limitare l'accesso al corso è inaccettabile! Siamo pronti a mobilitarci, per questo ci ritroveremo in assemblea Giovedì 18 alle 15.30 ai Giardinetti di Scienze Politiche, per ribadire che il numero chiuso non è la soluzione".
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