Padova, spariscono dai muri le opere dei writer più celebri
Staccate due realizzazioni di Kenny Random, in tutto una decina di esempi di street art asportata negli ultimi cinque giorni

PADOVA. Un atto vandalico, ovvero la volontà di danneggiare un bene altrui, in questo caso della comunità, oppure l’atto di un appassionato di street art? Sono le domande che da qualche giorno si pongono alcuni appassionati d’arte di strada e gli street artist, che si sono visti imbrattare o rubare le opere che avevano regalato alla città, come l’amato uomo nero che imbraccia il cuore firmato da KennyRandom. Opera creata a marzo in occasione della quarantena, per poi lasciarla silenziosamente sul muro della passeggiata Arturo Miolati e regalarla nuovamente attraverso il download proposto nei suoi canali social, affinché tutti potessero avere la copia direttamente a casa, senza dover uscire.

La tecnica. Di Kenny è sparito anche lo Snoopy munito di maschera a gas di via Belzoni, realizzato con la tecnica paste up: l’opera viene creata in studio su un adesivo che poi viene attaccato dall’artista alla parete scelta, qualche volta dando qualche ultimo tocco con pennelli e spray. Una tecnica che permette di poter essere più veloci nell’esecuzione dell’opera. Ma in questi giorni non sono state solo le opere più note, appetibili ai numerosi collezionisti e fans, nel mirino del “saccheggio” sono caduti anche i pulcini colorati di Zoe Art, collettivo padovano, che da qualche mese lascia per la città i suoi animaletti stilizzati, semplici ma pieni di poesia, e le opere del collettivo internazionale DareHood, impegnato in progetti d’arte legati al sociale o che raccontano storie antiche e moderne per creare valore e bellezza. DareHood in questo periodo ha attivato un progetto particolare in città, si chiama “Sapere Aude – thewisedonkey”, per attirare l’attenzione sulla problematica delle mascherine e guanti che vengono gettati e lasciati a terra in questo periodo. Passeggiando per Padova non è raro trovare gli asinelli con un messaggio etico, mentre alle Porte Contarine c’è una colorata Biancaneve, anche questa oggetto di attenzioni particolari da parte di ignoti: è stata danneggiata e recuperata dal Collettivo in poche ore.

Saccheggio. Il saccheggio ha colpito quindi diversi artisti; nessuno ipotizza un mercato nero, piuttosto bontemponi o qualche amante del genere, arrivato anche ad Abano, dove sabato notte una tavola firmata da Seneca è stata rovinata. Anche in questo caso il recupero dell’artista è stato immediato. Sono circa una decina le opere tra rubate e imbrattate in meno di 5 giorni: dove non è possibile staccare l’opera qualcuno ha pensato di metterci del suo. «Ho scelto di dipingere e non usare altre tecniche, neppure le bombolette perché inquinano e per cercare di tutelate l’opera più possibile», spiega Seneca. «Ma capita spesso che le imbrattino e io torno a sistemarle. La street-art è bella perché regala un museo a cielo aperto ed è per tutti». –

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